Economia

L'oro, ultimo baluardo anticrisi

L’oro rappresenta il «bene rifugio» per eccellenza,cioè l’investimento che costitui­sce una barriera ai crolli dei mercati finan­ziari. Il suo prezzo nel 2011 è salito del 12%, passando da 1.367 a 1.531 dollari l’oncia. Ma durante la crisi estiva dei Btp, tra il primo luglio e il 9 settembre dell'anno scorso, il suo prezzo si impennò del 31% balzando da 32,9 a 43,1 euro al grammo. Nei prossimi mesi il mercato prevede un ritorno di interes­se: gli specialisti delle materie prime di Barclays ipotizzano un prezzo di 1.665 dollari l’on­cia ( dai 1.577 attuali) entro fine mese, 1.720 dollari nel terzo tri­mestre e 1.790 entro dicem­bre. Il Credit Suisse, dal canto suo, in un recente studio ritie­ne che il prezzo dell’oro possa salire fino a 1.750 dollari l’on­cia nei prossimi 3 mesi e fino a 1.850 dollari entro giugno 2013. Ancor più ottimista Mor­gan Stanley Research che pre­vede quota 1.825 dollari l’oncia a fine anno e 2.175 dollari nel corso del 2013. La media di queste stime indica che il prezzo dell’oro po­trebbe salire del 15% nei prossimi 6-9 mesi e di un ulteriore 17% entro fine 2013. Ma come si investe? Il più semplice e me­no costoso è un Etf. Si tratta di fondi d’investi­mento quotati in Borsa che replicano in mo­do piuttosto fedele l’andamento del prezzo dell’oro convertito in euro (ma esistono an­che Etf che riflettono il prezzo del metallo giallo in dollari).I loro costi,a parte quelli ri­chiesti dall’intermediario ( banca, Sim o bro­ker online) per la compravendita, si limita­no alle commissioni annue di gestione, com­prese tra lo 0,29% e lo 0,8.C’è poi un’altra op­zione: il servizio Pac (piano di accumulo) in Oro di BancaEtruria che, a par­tire da 50 euro al mese, permet­te all’investitore di accumula­re once di oro che vengono de­positate in un conto corrente. L’istituto, ogni sei mesi, invia l’estratto conto in cui sono indi­cati le posizioni del cliente, il to­tale di once in giacenza e il con­trovalore di mercato calcolato al fixing di Londra. Il tutto sen­za alcun vincolo in quanto il cliente, in qualsiasi momento e senza alcuna penalità, può so­spendere i versamenti, effet­tuare disinvestimenti anche parziali dal conto, riprendere successivamente gli acquisti. L’unico costo previsto è la commissione dell’1% sugli im­porti­versati e sui disinvestimenti oltre al bol­lo di legge sul conto corrente.

Da notare infi­ne che le once acquistate confluiscono in un conto corrente bancario: il titolare, per­tanto, beneficia anche del Fondo interban­cario di tutela dei depositi fino a un massi­mo di 100mila euro in giacenza.

Commenti