Lotta alle "polveri": arrivano le creme contro lo smog

Gli esperti: il Pm10 avvelena anche la pelle. Estratti di loto e tulipani per difendersi. E in arrivo dal Giappone i "guanti da sole"

di Gaia Passerini

Occhio allo smog, il pericolo raddoppia. I rischi non riguardano «soltanto» l’apparato respiratorio; i raggi solari filtrano minacciosi e le particelle sospese nell’aria fanno danni anche alla pelle. E ora, per difendersi, ci sono anche a Milano le creme anti-smog.
«Si, l’inquinamento fa male anche all’epidermide - spiega il dermatologo Antonino Di Pietro -, in particolare risultano pericolosi l’ossido di zolfo e il monossido di carbonio. Questi riducono il normale apporto di ossigeno. L'ossido di azoto, invece, si deposita sul viso, macchiandolo. Soffocando l’epidermide, lo smog intralcia il microcircolo e indebolisce il film protettivo: da qui l’aspetto disidratato e poco luminoso».
Gli inquinanti che sono presenti nell’aria, spiegano gli specialisti, alterano anche la naturale protezione della pelle attraverso reazioni chimiche e in particolare con la produzione di radicali liberi: l’epidermide, «sopraffatta» da questa costante aggressione diventa più vulnerabile, disidratata e invecchia più in fretta.
Le sperimentazioni più all’avanguardia per proteggersi da polveri sottili e raggi Uv arrivano dai Paesi orientali.
Le donne giapponesi, con la loro assoluta fissazione per la cura della pelle, da tempo hanno introdotto nel loro guardaroba l’ombrellino da passeggio, ma la vera novità sono i «guanti da sole» di ultima generazione. Sono lunghi fino al gomito, realizzati in tessuto leggero, ma anti-Uv e privi di punta sulle dita in modo che le acquirenti non abbiamo alcun problema di maneggevolezza. E forse, presto, arriveranno anche nelle vetrine milanesi più alla moda. Ma non mancano gli esperimenti su creme, gel e tonici per proteggere la pelle dallo smog. Le case cosmetiche occidentali guardano all’Oriente con ammirata curiosità.
C’è chi per esempio prende spunto proprio dall’Asia per la sua linea di struccanti ad alto tasso di polisensorialità: lo scopo non è soltanto quello di struccare la pelle, ma anche di disintossicarla dalle impurità accumulate durante il giorno rispettandone il film idrolipidico. Fra gli ingredienti di punta ci sono l’estratto di loto bianco dalle proprietà antiossidanti e l’estratto di rosa di Francia che calma la pelle e lenisce gli arrossamenti.
Un’altra «maison» ha creato una gamma di prodotti anti-smog e protettivi ispirandosi a ciò che è stato proposto da alcuni scienziati per salvare l’aria delle grandi città. Si tratta di impiegare l’albero dei tulipani, una pianta della famiglia delle magnolie le cui foglie sono in grado di catturare gli agenti inquinanti grazie alla speciale cera protettiva che le ricopre e che le difende dalla penetrazione.
I laboratori di altre case per prodotti cosmetici, invece, hanno scoperto che l’estratto di buccia di mela può dare all’epidermide i mezzi per rinforzare i meccanismi di autodifesa: ricco di polifenoli, questo estratto protegge le fibre di collagene, elastina e gli enzimi cellulari indispensabili per il rinnovamento della pelle. Non solo.


Esiste anche un bouquet vegetale per il gel che preserva la normale idratazione della pelle grazie alla corteccia di ketafra, un albero del Madagascar, e protegge i capillari grazie alle gemme di sorbo, storicamente considerato utile per scacciare gli spiriti maligni. Tanto perché, in fondo, un po’ di magia non nuoce mai.

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