Lotta al diabete adottando uno stile di vita più equilibrato

Contro la progressione del diabete, c’è un’arma in più. Adesso l’impiego di un antipertensivo, aggiunto ad un programma di modifica nello stile di vita, sarebbe efficace nel prevenire lo sviluppo della patologia diabetica, in persone con alto rischio cardiovascolare e ridotta tolleranza al glucosio. Una comune condizione pre-diabetica quest’ultima, che si stima porti il 70 per cento dei pazienti che ne è colpito a sviluppare il diabete di tipo 2, nell’arco della vita. Oltre 280milioni oggi i pazienti con «sangue dolce» in tutto il mondo, più di 400milioni entro il 2030.
I dati sull’azione protettiva antidiabetica della molecola, emergono da un trial internazionale, Navigator (più di 9mila i pazienti coinvolti), pubblicato sulla rivista scientifica New England Journal of Medicine e presentato all’ultimo American college of cardiology di Atlanta. Nello studio si è visto che, pazienti con ridotta tolleranza al glucosio e malattie cardiovascolari o altri fattori di rischio, che hanno assunto per 5 anni l’antipertensivo (valsartan), in aggiunta all’usuale trattamento terapeutico, ad uno specifico programma di correzione dello stile di vita e delle abitudini alimentari, hanno ottenuto una significativa riduzione del 14 per cento del rischio di sviluppare nuovi casi di diabete di tipo 2.
É importante continuare la ricerca su interventi farmacologici che possono far diminuire l’incidenza del diabete e delle patologie cardiovascolari e far comprendere ai pazienti che la riduzione di peso, anche solo del 5 per cento è importante. Le modifiche dello stile alimentare e di vita rimangono infatti gli interventi principali, per prevenire lo sviluppo del diabete. Vanno in questa direzione anche le raccomandazioni delle attuali linee guida dell’Associazione americana per il diabete, dell’American college di endocrinologia, dell’Associazione americana degli endocrinologi clinici e dell’Organizzazione mondiale della sanità, con un ampio ventaglio di modalità per la gestione del pre-diabete, centrati proprio sulle modifiche dello stile di vita.

Lo studio Navigator ha aggiunto significative novità alle informazioni già note su valsartan (attualmente indicato per il trattamento di ipertensione, scompenso cardiaco e riduzione della mortalità cardiovascolare in pazienti che hanno subìto un infarto). In merito l’azienda produttrice ha reso noto che condividerà i risultati dello studio con la Food and Drug Administration (Fda), ai fini di una indicazione per la prevenzione di nuovi casi di diabete di tipo 2.

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