Fondi per la lotta alla droga e libertà di cura anche per i tossicodipendenti, che potranno scegliere di essere accolti con i metodi e nel centro di recupero che preferiscono. Con questobiettivo la Regione ha deciso di stanziare 8 milioni di euro in più, per un totale di 28 milioni (+ 38,8 per cento). I finanziamenti ai centri aumenteranno se la cura avrà successo: un premio di qualità sarà infatti aggiunto in caso di reinserimento effettivo dei tossicodipendenti nel mondo del lavoro. Sono le principali novità introdotte dalla giunta del Pirellone per il mondo delle Comunità di recupero, grazie a una delibera proposta dellassessore alla Famiglia e Solidarietà Sociale, Gian Carlo Abelli.
«Con questa scelta Regione Lombardia compie una svolta in un campo molto delicato come quello delle tossicodipendenze - spiega Abelli -. Nel momento in cui le statistiche ci indicano un continuo aumento nelluso di sostanze stupefacenti, noi facciamo crescere la possibilità di uscita e di recupero da questo brutto fenomeno. Le due novità sostanziali, la libertà da parte dei cittadini di poter scegliere dove curarsi e il premio a quelle comunità che più dimostrano la capacità di reinserimento reale nel mondo del lavoro, vanno proprio nella direzione di far uscire da queste dipendenze tutte le persone e le famiglie coinvolte in questo dramma».
Attualmente in Lombardia operano 98 Sert (96 pubblici e 2 privati accreditati) che trattano circa 33mila pazienti. Le Comunità di recupero (private accreditate) sono 130 per un totale di 2.453 posti. Fino ad oggi per poter entrare in Comunità era necessaria la certificazione di stato di dipendenza, il parere positivo del Sert (Servizio tossicodipendenze) con lindicazione sulla comunità in cui essere inseriti.
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