«Lotta alla mafia, non accettiamo lezioni dall’Unione»

da Roma

«Capisco la propaganda, ma Prodi stavolta esagera anche nella propaganda. Dovrebbe scusarsi con il governo Berlusconi, un esecutivo che ha fatto quello che la sinistra non ha avuto il coraggio di fare e cioè stabilizzare il carcere duro per i mafiosi», dice Renato Schifani, capogruppo di Fi replicando al Presidente del Consiglio. «La smetta quindi di dare lezioni ipocrite sull Antimafia - continua Schifani - visto che il centrodestra ha avuto molto più fermezza rispetto ad una sinistra squisitamente propagandista e parolaia, ma non realmente coraggiosa nell'adozione di rigorose leggi per combattere la criminalità mafiosa».
Le parole che non sono piaciute al capogruppo azzurro, Romano Prodi le ha pronunciate ieri durante il convegno degli «Stati generali dell'Antimafia»: «Il governo dell'Unione - ha detto il premier - si impegna con tutte le sue energie nella lotta alla mafia. Ma non bisogna dimenticare che il governo di centrodestra ha «sospeso le misure patrimoniali contro i mafiosi che si sono illecitamente arricchiti». Romano Prodi ha rivolto queste accuse al governo Berlusconi.
Nel suo intervento, durato circa mezzora, il premier è stato contestato da alcuni presenti in platea. In particolare, un giovane ha chiesto che vengano allontanati 25 deputati con sentenza passata in giudicato. Qualche fischio ha caratterizzato l'intervento del presidente del Consiglio.

Il suo discorso è stato però anche sottolineato applausi, quando il premier ha spiegato che l'impegno delle istituzioni deve essere fondato su «fatti e attività concrete, indipendentemente dai clamori dei fatti di cronaca».

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