Una legge che vieti l'allevamento di cani, gatti e primati destinati alla vivisezione in tutto il territorio lombardo. Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha dato incarico di studiare un'iniziativa legislativa che porterà alla chiusura del canile di Montichiari di Brescia, Green Hill, di proprietà della multinazionale Marshall, l'unico allevamento di cani beagle destinati alla vivisezione esistente in Italia. La decisione è arrivata al termine del vertice tra il governatore lombardo e l'ex ministro all'Ambiente, Michela Vittoria Brambilla.
A ottobre proprio la Brambilla aveva denunciato l'allevamento alla procura e ai Nas. Un esposto che aveva dato luogo all'apertura di un procedimento al tribunale di Brescia. Mentre il parlamento tarda a concludere l'iter di approvazione della legge comunitaria, che prevede il divieto di allevare in territorio italiano cani, gatti e primati destinati alla vivisezione - grazie ad un emendamento presentato dalla stessa Brambilla - la Regione Lombardia brucia quindi i tempi studiando le medesime previsioni in tempi più rapidi. "Formigoni è convinto che "l'attività svolta dalla Green Hill offenda il sentimento dei milioni di italiani che amano gli animali e vogliono vederli rispettati". "In questi anni si è, in particolare, diffusa una nuova coscienza di tutela del benessere degli animali da compagnia che non può in alcun modo prevedere che nella nostra Lombardia abbia sede l'unico allevamento italiano di cani beagle destinati alla vivisezione", ha continuato il governatore lombardo rivelando di aver ritenuto opportuno accogliere le richieste della Brambilla, anche in rappresentanza dei tantissimi cittadini che si sono interessati alla sorte di quelle bestiole, e dare l’incarico di studiare un’iniziativa legislativa che ponga fine alla vicenda.
"La Lombardia si dimostra, una volta di più, all'avanguardia anche sotto il profilo della tutela del benessere animale - ha commentato la Brambilla - e non posso che ringraziare il presidente Formigoni per avere accolto le nostre richieste e per la grande attenzione dimostrata nei confronti di quella che considero una battaglia di civiltà". La tragedia dei poveri cani di Green Hill ha, infatti, indignato tutto il Paese.
Adesso l'ex ministro è lieta: "Finalmente arriveremo all’unica possibile conclusione per questa vicenda: la chiusura di quel canile lager. Il nostro paese non può più dare ospitalità ad un’attività così duramente censurabile sotto il profilo morale e che non è certamente in linea con la nostra cultura e la nostra sensibilità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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