Ad aggiungere confusione alla confusione, al centro arriva la candidatura di Luca Barbareschi. Lattore, eletto parlamentare con il Popolo della Libertà ha aderito alla scissione dei finiani di Futuro e Libertà, e ieri a sorpresa ha annunciato: «Con Gianfranco Fini ho parlato di una mia candidatura a sindaco di Milano. Ho dato la mia disponibilità. Attendo una decisione». «Si è aperto un grande spazio al centro - ha detto Barbareschi - Milano è una città che amo, in cui sono cresciuto e che conosco bene». Barbareschi ha bocciato fra laltro un altro possibile candidato centrista, Gabriele Albertini: «Non mi pare che Albertini rappresenti un modello così lontano da Berlusconi - ha detto - è unottima persona ma non capisco la sua candidatura se parliamo di futuro e di innovazione. Milano si è molto involgarita, si è appiattita. Si parla molto di affari, di palazzinari». «Milano - ha concluso - ha bisogno di progetti ampi, di qualità. Io ci sono. Anche se magari non piaccio molto a Comunione e Liberazione».
Negli ambienti milanesi di Futuro e Libertà il colpo di teatro di Barbareschi è stato accolto con un certo disappunto e scetticismo, anche perché il nuovo partito non si è ancora strutturato e fatica a fari largo con un Pdl che si è dimostrato granitico in città.
Luca Barbareschi, fa il colpo di teatro: «Mi candido io, ho parlato con Fini»
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