Lucarelli fa impazzire Livorno Ma è la Roma a buttar via tutto

L’uscita dallo stadio dell’Ardenza ha il sapore dell’occasione sprecata. Dopo la frenata dell’Inter, Ranieri sperava che a Livorno il campionato della Roma potesse di colpo cambiare. Invece, di fronte a un Cristiano Lucarelli highlander (tre gol in un pomeriggio e 101 con la maglia del Livorno) che tiene vive le speranze salvezza dei labronici, i giallorossi perdono di nuovo l’autobus scudetto. Il terzo pareggio consecutivo dei giallorossi, nato da un primo tempo spumeggiante e un secondo più alla camomilla, ha soprattutto le immagini del rigore gettato sul palo da Pizarro, uno degli insostituibili della truppa Ranieri pure in gol ieri, e di quello realizzato dal bomber amaranto. «Per poterci confrontare da pari a pari con Inter e Milan ci manca ancora qualcosa», ammetterà Ranieri dopo il 90’. Non bastano evidentemente il ritrovato Toni - terzo gol negli scampoli di partita finora giocati -, o il Perrotta dei tempi migliori. La Roma continua a perdere colpi in difesa (cinque le reti subite nelle ultime tre partite) e ancora una volta butta via un vantaggio accumulato con la grinta e l’impegno come accaduto a Napoli. Dove a decidere è stato un altro rigore contro la Roma, a molti sembrato generoso. «Come diceva Boskov rigore c’è quando arbitro fischia... A Gervasoni ci pensa Collina, ha fatto una buona gara, il braccio era aperto, quel rigore si può dare.

Ma noi non molliamo», il Ranieri pensiero. Livorno è ormai tabù da 6 anni per la Roma e Serse Cosmi, tifoso giallorosso dichiarato, si sta rivelando un prezioso alleato dell’Inter: quattro punti tolti alla Roma, due pareggi inflitti al Milan.

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