Bruxelles - La ripresa economica in Italia è "robusta" e proseguirà nel 2007, quando si attesterà sull’1,9%. Lo afferma la Commissione Ue. Il deficit italiano - secondo le previsioni di primavera - si attesterà quest’anno sul 2,1% e nel 2008 sul 2,2%. Il Pil crescerà nel 2007 dell’1,9%. La previsione odierna è migliore anche di quella indicata dal governo nella relazione unificata (2,3%). Secondo l’Ue, inoltre, il tesoretto non va speso, ma utilizzato per ridurre il debito pubblico. "Ci sono forti pressioni - dice il commissario Joaquin Almunia - per redistribuire già nel 2007 parte del boom di entrate fiscali registrato nel 2006, anche se l’Italia è ancora lontana dal raggiungere gli obiettivi di medio termine di un equilibrio di bilancio che è necessario per ridurre il debito veramente alto a un ritmo veloce prima dell’impatto di bilancio dovuto all’invecchiamento" della popolazione. Critiche anche sul trasferimento del Tfr all'Inps: "L’entità delle entrate addizionali che provengono dal trasferimento del Tfr all’Inps è soggetta a una significativa incertezza". L’esecutivo Ue osserva dunque come questa operazione "non migliori la sostenibilità di bilancio" del Paese.
Stime future Per il 2008 l’effetto di trascinamento dal 2007 sarà un po' più basso ma l’attività economica resterà "dinamica". Grazie all'atteso aumento del reddito disponibile il consumo privato continuerà a essere il fattore più importante della crescita nei due anni. Ciò grazie ad alcuni incentivi fiscali sull’acquisto di nuove auto ed elettrodomestici. Accelererà la spesa per investimenti sulla scorta di una utilizzazione degli impianti elevata e la ripresa degli investimenti pubblici. Solo il settore casa rallenterà in parte a causa dei tassi di interesse più elevati. Data la condizione meno favorevole della domanda estera "le esportazioni decelereranno leggermente; la domanda interna più forte comporterà maggiori importazioni: il risultato è un contributo virtualmente neutrale delle esportazioni nette alla crescita economica in entrambi gli anni".
Il tasso di occupazione aumenterà dello 0,9% nel 2007 e dello 0,8% nel 2008; disoccupazione da quota 6,8% nel 2006 al 6,6% nel 2007 e 6,4% nel 2008. La crescita avrà un impatto favorevole sull’occupazione ma il contenuto di lavoro si normalizzerà a livelli più bassi che nel 2006.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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