Bruxelles - Timidi segnali di ripresa: il "peggio" è passato, ma c'è ancora molto strada da fare. "La situazione è migliorata, ma un’economia debole continuerà ad avere conseguenze sull’occupazione e sulle finanze pubbliche": lo afferma il commissario Ue agli affari economici e monetari, Joaquin Almunia, che ha presentato le nuove previsioni dell’esecutivo europeo su pil e inflazione. "Nel secondo trimestre - ha precisato Almunia - la caduta del pil è stata più profonda, ora spero in una ripresa graduale nella secondo metà dell’anno".
Stime riviste La Commissione europea rivede al ribasso le previsioni di crescita dell'Italia, il cui Pil nel 2009 si attesterà a quota -5%. Un risultato - sottolinea Bruxelles - peggiore di quanto previsto nelle previsioni dela scorsa primavera (-4,4%). Ma - spiega l’esecutivo europeo - in Italia "dopo una profonda recessione è in atto un graduale miglioramento". È infatti ’attesa nella seconda metà del 2009 una debole ripresa che comporterà un piccolo impulso di crescita nel 2010. "Il crollo della domanda globale e della fiducia, insieme alla crisi finanziaria - spiega la Commissione Ue - hanno duramente colpito l’economia italiana", in recessione già nel secondo trimestre del 2008. Il pil a quota -5% a fine 2009 sarà - sottolinea Bruxelles - la "caduta annuale più forte registrata da parecchie decadi".
Crescita moderata Gli esperti della Commissione Ue sottolineano come, dopo la forte contrazione del pil italiano nell’ultimo trimestre 2008 (-2,1%) e nel primo del 2009 (-2,7%), questo "si sia contratto nuovamente nel secondo trimestre, ma in maniera più moderata (-0,5%). "Risultati - si spiega - peggiori di quanto previsto". "Ci si aspetta comunque che la produzione industriale recuperi qualcosa nel terzo trimestre 2009" - continua Bruxelles - e ciò "fa prevedere che il Pil reale cresca moderatamente sia nel terzo (+0,2%) che nel quarto trimestre (+0,1%)".
Inflazione A settembre 2009 l’inflazione segnerà 0,9% nell’Unione europea e 0,4% nella zona euro. È quanto emerge dalle previsioni intermedie del commissario Ue agli Affari economici e monetari, Almunia, che rimangono invariate rispetto alle stime Ue della scorsa primavera.
Bankitalia: entrate fiscali giù Le entrate fiscali hanno segnato una calo del 3,7% nei primi sette mesi dell’anno, attestandosi a 217,7 miliardi, con una riduzione del gettito di circa 8,3 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. È quanto riportano i dati del gettito fiscale di cassa, al netto dei fondi speciali della riscossione, contenuti nel supplemento "Finanza Pubblica" al Bollettino statistico della Banca d’Italia. A luglio il gettito è stato pari a 37,9 miliardi, contro i 40,1 miliardi dell’anno precedente, un dato che risente anche della diversità delle scadenze fiscali: quest’anno i contribuenti soggetti agli studi di settore potevano pagare le imposte della dichiarazione dei redditi anche nei primi giorni di agosto, seppure con una maggiorazione.
Il debito pubblico Nel mese di luglio il debito pubblico è
salito a 1,753,52 miliardi di euro rispetto a 1.751,6 del precedente mese di giugno. A luglio 2008 il debito era a quota 1.653,84 miliardi. Dalla fine di dicembre 2008 il debito pubblico ha segnato una crescita del 5,4%.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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