Lestremizzazione della convivenza. Così si potrebbe riassumere la storia di un operaio di Imperia che da qualche anno viveva in affitto in un appartamento con una ragazza che, nel tempo, era anche diventata la sua compagna. Una storia damore ordinaria: due che non si conosco, condividono un alloggio sulla scia di quello che succede nelle casse affittate agli studenti universitari. Poi la convivenza fa approfondire i rapporti e i coinquilini decidono di intraprendere una relazione.
Qualche mese dopo la ragazza chiede al fidanzato, «cosa ne pensi se decidessimo di dividere lappartamento con una mia amica?». Lo spazio cera, la possibilità di sgravarsi di una parte delle spese di casa sembrava unottima opportunità, visti i canoni daffitto e le varie tasse da pagare. Così che la terza ragazza finisce a vivere nellappartamento. I due fidanzati condividono una stanza «matrimoniale», lamica vive in quella rimasta libera. Tutto tranquillo, apparentemente. Al massimo in una storia di questo tipo si potrebbe pensare ad un «colpo di testa» tra il giovane e la nuova arrivata. Un incrocio del tipo, lui, lei e laltra. E la storia sarebbe anche adatta al canovaccio di qualche film con lamica del cuore che fugge con il fidanzato di lei.
Macché, qui le cose stanno diversamente, perché a rimanere con il cerino in mano non sono state le due ragazze ma loperaio imperiese. La scintilla amorosa in quella casa è scattata, è vero. Ma non tra lui e lamica di lei, ma tra lamica di lei e... lei. Se nel primo dei due casi esposti si sarebbe potuto ipotizzare che il primo affittuario di casa potesse essere cacciato dallalloggio dalla fidanzata per ovvie ragioni di fedeltà, certo una situazione di questo genere non si sarebbe potuta immaginare su come sono andati realmente i fatti. E, invece, è andata così: nata la storia damore tra le due amiche, a fare le valigie e a dover cambiare appartamento è stato proprio lui. Che un giorno si è ritrovato il suo trolley sul pianerottolo e uno scatolone con gli effetti personali. Senza spiegazioni: «Cercati un altro alloggio, baby. Ora la casa è occupata».
Una beffa dura da digerire, lui tradito da lei che va con unaltra. Lui che viene messo fuori di casa perché lei e laltra decidono di vivere insieme. Chissà se cè stata anche premeditazione nel gesto? Sicuramente è una domanda che il protagonista di questa vicenda si sarà posto mille volte. Ma lidea di dover abbandonare lappartamento non è stata digerita bene dalluomo. Come probabilmente qualche boccettino di «buscopan» lo ha dovuto bere per riuscire a farsi passare il mal di stomaco dopo un finale così burrascoso.
Telefonate di minacce, insulti alla ex fidanzata e tentativi di rientrare in casa falliti. Nei mesi successivi ha provato di tutto per cercare di riappropiarsi almeno della sua stanza.
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