La Luisa, da Tivoli parte ogni giorno un carico di cioccolato

Michele si dondola con un sorriso soddisfatto davanti al pc, mentre scarta una barretta di cioccolato e guarda le altre sulla scrivania. Oppure litiga con la sorellina, entrata di nascosto in camera sua, e per punizione e gola le toglie la cioccolata che stava mangiando. E ancora, Michele svogliato che, in piena notte, addenta una tavoletta. Sono decisamente golose alcune delle scene del film Ultimi della classe di Luca Biglione, uscito nel maggio scorso nelle sale cinematografiche.
Un filme che forse non vincerà l’Oscar e forse nemmeno il David di Donatello, ma che ha una certa importanza per l’enogastronomia della nostra regione. Infatti vanta, tra i «protagonisti», l'eccellenza della piccola e media imprenditoria del Lazio, rappresentata dalla cioccolata «La Luisa». E se il cacao naturalmente non è nostrano ma è da coltivazione diretta e arriva dal Brasile, la produzione manifatturiera è tutta laziale: la fabbrica si trova a Villa Adriana, a Tivoli (via Lago di Albano 16, Villa Adriana; telefono 0774532838, sito internet www.laluisa.com). «La nostra azienda - spiegano alla Luisa - ha come obiettivo il raggiungimento dei più alti standard di qualità del cioccolato, con un’attenzione costante all’evoluzione tecnologica, volta a garantire il massimo controllo della produzione. Ci avvaliamo non solo delle tradizionali ricette ma sperimentiamo continuamente nuove miscele, tutelando e mantenendo qualità e gusto inequivocabile della cioccolata». Presente nei canali alimentari più importanti d’Italia, nella piccola, media e grande distribuzione la cioccolata made in Tivoli si diffonde in tutto il mondo anche attravreso la produzione di grossi quantitativi per conto terzi. Nel sito internet è possibile anche fare acquisti on line.
Tra storia e innovazione, non si poteva non arrivare ad una «promozione» cinematografica. Il film diventa, infatti, un modo per portare sul grande schermo - e, perché no, esportare - le produzioni del territorio. Una vera e propria operazione di marketing puntata sul made in Italy, ma sarebbe meglio dire sul made in Lazio, dalla cioccolata al cast di giovani attori, per lo più romani, fino all’agenzia di product placement Eranuev@, specializzata nella intermediazione tra aziende e mondo del cinema. Il product placement è una vera «moda» nel settore cinematografico, che va a coprire una quota compresa tra il cinque e il dieci per cento dei costi di produzione, puntando, spesso, su aziende e marchi che con il cinema non hanno nulla a che fare - con predilezione per quelli enogastronomici - ma possono essere funzionali alla storia raccontata. O, magari, raccontarne, a margine, un’altra. D’altronde, non è un caso che la cioccolata sia tra i protagonisti della pellicola. Il film, a cavallo tra cinema giovanile e commedie italiane anni Settanta, racconta di un gruppo di liceali, alle prese con i problemi di tutti i giorni, dalla scuola all’amore.

E il grande schermo insegna - e l’esperienza conferma - che dove ci sono giovani e problemi, prima o poi arriva sempre la «consolazione» di un pezzo di cioccolata. Perché fa bene all’umore, al cinema e, ora, pure al rilancio delle produzioni tipiche del territorio.

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