Brasilia Luiz Inacio Lula da Silva assicura che asseconderà lopinione dellAvvocatura generale dello stato (Agu) quando dovrà pronunciarsi - entro i prossimi quattro giorni - sulla sorte dellex terrorista pluriomicida Cesare Battisti.
«Devo definire la vicenda questa settimana e questa settimana finisce il 31 dicembre», ha spiegato Lula ai giornalisti, «Cè ovviamente lAvvocatura generale dello Stato, che assume a sua volta pareri legali. Rivolgo un invito a Inacio Luis Adams (il presidente dellorganismo, ndr). Se dicesse presidente, nella nostra ottica, la decisione è questa, io logicamente concorderei». Lula nega che ci sia con lItalia una questione aperta di «sovranità nazionale» sul caso Battisti, anche se a suo tempo lo aveva affermato.
Il caso dellex militante dei Pac (Proletari armati per il comunismo), arrestato in Brasile e condannato in contumacia in Italia per quattro omicidi, è al vaglio del Tribunale supremo federale del Brasile (Tsf) dal 2009. Nelloccasione, i magistrati dovranno stabilire se spetti al capo dello Stato la decisione finale sulla concessione dello status di rifugiato politico a Battisti. Lallora ministro della Giustizia, Tarso Genro, aveva conferito questo status allitaliano, ma il Tsf aveva bloccato la procedura e si era espresso a favore dellestradizione. Lultima parola compete a Lula e sarà il suo ultimo atto da presidente prima dellinsediamento di Dilma Rousseff, la sua erede politica che ha vinto le presidenziali dello scorso ottobre.
In Italia lex militante dei Pac deve scontare quattro ergastoli per altrettanti omicidi, commessi alla fine degli anni Settanta e per i quali è stato riconosciuto colpevole. Arrestato, Battisti è riuscito a evadere ed è scappato prima in Francia e poi in America Latina.
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