Controcultura

L'umorismo politicamente scorretto di un genio. E la sua Napoli gli dedica una mostra antologica

L'umorismo politicamente scorretto di un genio. E la sua Napoli gli dedica una mostra antologica

J' songo antico, songo 'e ll'Ottuciento, scrive Totò nella poesia inedita che pubblichiamo qui, e stì modernità non le concepisco. I quadri di Picasso, le canzoni strillate, soprattutto l'idea che hanno miso ncapo 'a donna l'eguaglianza. Oggi siede in Parlamento e, se parla, combina guai, comme 'a Merline. Lui, il Principe Antonio De Curtis, confessa nel titolo: Nun so d'accordo.

Non è politically correct la poesia, ma rivela il suo intimo con l'umorismo travolgente che l'ha reso famoso. È uno dei quattro inediti poetici di Antonio De Curtis al centro della prima mostra antologica dedicata a Totò Genio che si apre a Napoli giovedì, in occasione dei 50 anni dalla morte.

Conservati da un collezionista napoletano anonimo, da poco sono stati regalati alla nipote di Totò, Elena, e appena depositati alla Siae, con un nastro in cui l'autore recita le poesie. Fanno parte delle oltre mille testimonianze, tra documenti, disegni, oggetti, costumi, foto e filmati messi insieme dal curatore della mostra Alessandro Nicosia. Con Vincenzo Mollica, ha organizzato un evento che fa conoscere anche aspetti rimasti nell'ombra. «Totò è stato futurista, cubista, dadaista, astrattista, ermetico, neorealista, pop», dice Nicosia. Istituzioni pubbliche e fondi privati hanno collaborato per aprire tre mostre in una. Nel Museo civico del Maschio Angioino, Genio tra i geni con interviste di Fo, Benigni, Camilleri, Mina, Fiorello, disegni di Fellini, Scola, Pasolini, fumetti di Crepax, Pratt, Manara; Totò, che spettacolo!, nel Palazzo Reale, col suo baule di scena, i costumi, filmati, installazioni multimediali e le poesie inedite; Dentro Totò, al Convento di San Domenico Maggiore, scopre invece il «privato», gli amori, gli spot pubblicitari, le passioni per i cani e l'araldica.

Tre funerali, a Roma, a Napoli e al Rione Sanità, dov'è nato, chiudono una storia racchiusa nel suo manifesto: «Io il pubblico so come farlo patire di piacere».

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