La lunga fuga del pluriomicida

Cesare Battisti, ex terrorista dei Proletari armati per il comunismo, è stato condannato in Italia a due ergastoli per quattro omicidi. Ecco le tappe salienti della sua vicenda.


11 settembre 2002: nel corso di un incontro a Parigi i ministri della Giustizia dei due Paesi, Roberto Castelli e Dominique Perben, si accordano per riesaminare la situazione degli ex-terroristi italiani rifugiati in Francia
10 febbraio 2004: Battisti, rifugiato dal 1990 a Parigi dove si è rifatto una vita accoppiando al lavoro di portinaio quello di scrittore di gialli, viene arrestato sulla base di una seconda richiesta italiana di estradizione (la prima, nel 1991, si era conclusa con un rifiuto della giustizia francese)
4 marzo 2004: Battisti viene scarcerato in attesa del processo
30 giugno 2004: la Chambre de l'Instruction della Corte d'appello di Parigi decide che Cesare Battisti dovrà essere estradato in Italia
30 agosto 2004: la corte di appello di Parigi constata che Battisti si è sottratto al controllo giudiziario ed emette un mandato di arresto nei suoi confronti: è fuggito
18 marzo 2007: il latitante Cesare Battisti viene arrestato a Copacabana, in Brasile
14 gennaio 2009: il ministro brasiliano della Giustizia Tarso Genro concede lo status di rifugiato politico a Battisti, la cui estradizione era stata richiesta dall'Italia

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