Milano - Il Brolo del
Monastero di San Giacomo di Veglia nei pressi di Vittorio Veneto, il Parco della Rocca
Borromea ad Arona e il Lago Azzuro a Campodolcino, in provincia di Sondrio. Sono i tre
luoghi di natura "da proteggere e da non dimenticare" più votati dagli italiani che hanno
partecipato al censimento "I luoghi del cuore" 2005, organizzato dal Fai in collaborazione
con Intesa Sanpaolo (guarda la fotogallery) Una sorta di "atlante sentimentale" giunto alla sua terza edizione e
quest'anno circoscritto ai soli luoghi naturali. Quasi 120mila italiani - per posta, attraverso le filiali della banca Intesa Sanpaolo o via Internet - hanno partecipato all'iniziativa, con un incremento
del 30% rispetto alla precedente. Al censimento hanno partecipato più le donne (53,6%
contro il 46,4% degli uomini), in testa la Lombardia, seguita dal Piemonte e dal Veneto (la
filiale più attiva è risultata quella di Chiavenna, in provincia di Sondrio).
A vincere quest'anno è stato un brolo, ovvero un terreno delimitato, della provincia di
Treviso: quello del Monastero di clausura dei SS. Gervasio e Protasio a San Giacomo di
Veglia, segnalato da 13.060 italiani. Oggi il grande prato del monastero rischia di venire
sacrificato a un progetto edilizio. Pochissime segnalazioni lo dividono dal secondo "luogo
del cuore" indicato (12.987): si tratta del Parco della Rocca Borromea, uno sperone di roccia
alto oltre 100 metri che domina la sponda novarese del Lago Maggiore, fino al 2002 aperto al
pubblico e ora chiuso per problemi di sicurezza e manutenzione. Al terzo posto (9.072
segnalazioni) è giunto un lago che non c'è, o meglio che non c'è più: il lago Azzurro di
Campodolcino, il piccolo lago alpino a cui il Carducci ha dedicato una poesia, che da due
anni è rimasto senza acqua.
Seguono nelle top ten: il giardino di Piazza Mercatale a Prato, le acque della Valgrosina
(Sondrio), gli ulivi secolari di Puglia, i vialetti del Borgo Walser di San Gottardo (Vercelli), la
spiaggia dal Fosso Cupido al torrente Alaca (Catanzaro), il parco di Villa Pullè (Chievo) e le
cascate del Gorello a Saturnia (Grosseto). I luoghi segnalati dagli italiani verranno «adottati»
dal Fai: alcuni con intervento diretto, altri con l'impegno di sensibilizzazione e di pressione
per la loro salvaguardia da parte delle Autorità. Nei prossimi mesi si procederà a un
monitoraggio delle realtà segnalate dal censimento in modo da poter intervenire
concretamente, grazie al contributo di Intesa Sanpaolo, su alcuni tra i primi dieci classificati. "È una bella iniziativa di partecipazione vera. È la prova che la voglia di partecipazione c'è",
ha osservato Corrado Passera, ceo di Intesa Sanpaolo. "La globalizzazione si può subire o
cavalcare per avantaggiarsene. Vinceranno quei paesi, quelle comunità che hanno qualcosa
di unico da mettere sul tavolo.
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