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Luxottica combatte per gli occhiali Armani

Luxottica vuole riconquistare la licenza Armani: a confermare le trattative in corso è lo stesso «ad» Andrea Guerra, nel giorno della presentazione dei risultati del terzo trimestre, chiuso con 1,5 miliardi di fatturato e l’utile netto in crescita del 9,1% a 111,2 milioni.
Numeri decisamente positivi, soprattutto per un trimestre non facile dal punto di vista economico come quello da poco concluso: anche se Luxottica (-0,05% il titolo in Borsa), grazie alla sua dimensione globale, ha avvertito ben poco l’impatto negativo. «La crescita è stata positiva in tutti i principali Paesi dove operiamo - ha detto Guerra agli analisti - dal Nord America, dove il fatturato in dollari è cresciuto del 7,8% nel trimestre, all’India, dalla Cina al Brasile, dall'Italia al Sud Est asiatico e all’America Latina». Bene anche i risultati dei nove mesi: l’utile netto si attesta a 388 milioni di euro, in crescita dell’11,8% rispetto al 2010. I ricavi salgono del 5,9% a 4,713 miliardi, in particolare «l’Italia è cresciuta a doppia cifra», ha ricordato l’ad. «Siamo convinti - ha concluso Guerra - che le nostre caratteristiche e i nostri risultati costituiscano un’ottima base per affrontare al meglio sia la fine del 2011 sia il futuro che ci attende».
E proprio sul futuro si concentra l’attenzione degli analisti: sarà sotto il segno di Giorgio Armani? Lo stilista - che peraltro è il secondo azionista del colosso di Agordo con il 4,9% -deve decidere entro fine anno se rinnovare con Safilo o tornare a produrre i suoi marchi di occhiali con Luxottica.

Risale esattamente a dieci anni fa, infatti, il clamoroso divorzio fra Armani e Del Vecchio: da allora, la licenza è rimasta nel portafoglio di Safilo - oggi controllata dagli olandesi di Hal -, per il quale rappresenta circa 170 milioni di ricavi, pari al 16% del fatturato totale. E per tenersela - scade nel 2012 - l’ad di Safilo Roberto Vedovotto ha già fatto «tutto ciò che era possibile», come ha detto agli analisti un mese fa.

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