Piera Anna Franini
da Milano
La New York Philharmonic Orchestra è una macchina da guerra che conosce poche sbandate. Perfetta la ripartizione dei pesi tra le famiglie orchestrali, squilla dottoni con pochi pari, gli archi non incantano per screziature di seta le avremmo gradite in Mahler, il che ci ha fatto rimpiangere complessi come i Wiener ma hanno la compattezza di un quartetto darchi allargato. Prime parti di eccellenza, in testa la spalla dei primi violini, Glenn Dicterow. È sempre un piacere ascoltare la New York Philharmonic e soprattutto se a dirigerla è il suo direttore, Lorin Maazel, che lha riportata a Milano dopo venti anni di assenza.
Loccasione è quella della lunga tournée avviata a Roma l8 giugno con la tappa scaligera propiziata dallassociazione LAmico Charly cui va il ricavato della serata. Vedere dirigere Maazel, si sa, è una lezione. È tecnicamente inappuntabile, basta un accenno e lorchestra sa che fare. Tuttavia poiché i Classici (Mozart soprattutto) non perdonano, la perfezione non è di questo mondo e le leggende vanno periodicamente aggiornate, è accaduto che in alcuni passi della Sinfonia Jupiter di Mozart, soprattutto nel primo e secondo tempo, vi siano stati smarrimenti. Del resto, riconosciamo che non è semplice prendere confidenza con un nuovo palcoscenico, soprattutto se è acusticamente spietato come quello del Teatro alla Scala.
Abbiamo ascoltato una Jupiter salvo i disguidi di cui sè detto tecnicamente irreprensibile, aristocratica, apollinea, levigata come una statua del Canova. Luminosa, sì, ma duna luce senza sfumature, talvolta si avvertiva la noia della perfezione del meccanismo ad orologeria: il caso patente dellAdagio. Alla lettura della Jupiter abbiamo preferito quella della prima sinfonia di Mahler con un Maazel più incline allo scavo, seppur settorialmente. E quando Maazel decide di farsi intrigare da una partitura, allora è un gran piacere.
Maazel, un Mozart troppo perfetto
Grande prova alla guida della New York Philharmonic che fu di Toscanini
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.