Francesca Buonfiglioli
da Milano
«Non è una legge truffa. Del resto nessuna legge elettorale tecnicamente lo è». Nemmeno quella del 53, che con questepiteto è passata alla storia. Infatti i dubbi del professor Mario Caciagli, ordinario di Politica comparata allUniversità di Firenze, e opinionista di Radio Popolare, sulla proposta di riforma targata Casa delle libertà, sono di natura politica. «Per questo definirla un attentato alla democrazia come ha fatto Prodi - continua - mi pare eccessivo. Ma è uno slogan politico, e lui fa il suo mestiere». «Berlusconi invece è un trapezista: rischia, è un triplo salto mortale - commenta il professore, ex presidente della Società italiana di studi elettorali -. È il colpo di coda di un governo in difficoltà che tenta, in questo modo, di vincere le elezioni. Ma che potrebbe rivelarsi un boomerang. Nonostante i calcoli elettorali che stanno alla base di questa decisione, lultima parola lavranno comunque gli elettori». Secondo Caciagli, in caso andasse in porto, la riforma capulterebbe il Paese nel passato, ai tempi della prima Repubblica.
«Macché legge truffa, Prodi sbaglia»
Caciagli: «Nessun sistema elettorale può essere tecnicamente un imbroglio»
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