«Indagate sui familiari»: è questo l'appello di Concetta Serrano Spagnolo, madre di Sara Scazzi, la 15enne scomparsa il 26 agosto scorso ad Avetrana, piccolo centro della provincia di Taranto, dove ormai si rincorrono solo voci e ipotesi mentre il destino della ragazza è ancora un mistero. "Io posso escludere tutti e accusare tutti, investigassero su quanti sapevano che Sara quel giorno doveva andare al mare", prosegue la donna. La madre di Sara, dopo giorni di perlustrazioni senza esito, ha anche avanzato critiche agli investigatori: "Non ci sono persone preparate per questo tipo di ricerche", dichiara; e poi ancora: "Mi sembrano spaesati, perché se non riescono ad arrivare a nulla con questi strumenti di oggi c'è qualcosa che non va".
Intanto ieri è stato interrogato dai carabinieri il pasticcere 31enne di Mottola, un paese vicino, che aveva raccontato di aver chattato con Sara: la quindicenne gli avrebbe riferito di voler cambiare vita e di aver deciso di andare via da Avetrana, aggiungendo che aveva anche pensato di tagliarsi i capelli e cambiarne il colore per dare meno nell'occhio.
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