Madrid per ora si tiene l’«odiato» Ronie

Claudio De Carli

Si allontana anche Ronie, o il Real si sta prendendo una rivincita dopo il tormentone Kakà?
A vederlo fare da anfitrione nelle serate a tema di villa Moraleja, si direbbe che Ronie a Madrid ci è nato. Feste e banchetti organizzati con il meglio della città e fotografi fuori dal cancello a cercare il colpo. Nell’esclusivo quartiere frequentato solo da artisti e vip, Ronie ha occupato una villa che potrebbe ospitare tutta la Seleçao e infatti spesso ti ritrovi Adriano che fa quattro salti, con Roberto Carlos e Robinho che palleggiano a bordo vasca. Lì Ronie sta da vero fenomeno, ma appena mette piede fuori da villa Moraleja sono dolori. E allora il Milan ha pensato che quasi quasi il Fenomeno era quanto di meglio ci fosse in circolazione questa estate, anche perché Ronie e Madrid non hanno mai fatto pace: è talmente amato che se fosse ceduto si riempirebbero le chiese per i ringraziamenti. A Ronaldo non è mai andata giù la tifoseria che al minimo errore lo fischia e lo insulta per la paperella di grasso che lo circonda. Neppure Capello ha avuto parole gentili: «Ronaldo? - rispose appena sbarcato all’aeroporto - non lo conosco, in quanto non l’ho mai allenato».
Sacrosanta verità, ma stava parlando di Ronaldo. Con questi presupposti e soli 15 milioni di euro di cartellino, Ariedo Braida e Adriano Galliani hanno pensato che, se l’unico ostacolo erano le imperdibili iniziative sociali, così come Ronie chiama i suoi raduni oceanici a villa Moraleja, qualcosa poteva anche venire fuori. E proprio quella di ieri era indicata come la giornata della verità, con Trezeguet che conferma la B con la Juventus e Fernando Torres che giura nuovamente amore per l’altra Madrid.
Invece, solo aria fritta: «Sono tutte sciocchezze». Così l’agente Fifa, Ernesto Bronzetti, incaricato di mediare fra i due club, ha commentato le voci che annunciavano un incontro tra la dirigenza del Real e quella del Milan per un eventuale trasferimento di Ronaldo. Niente di speciale, Bronzetti ha detto di godersi le strameritate ferie. Tutto rimandato? Dalle dichiarazioni di Ramon Calderon, presidente del Madrid, non si direbbe: «Ronaldo vuole restare con noi. I contatti con il Milan ci sono stati, ma lui è felicissimo di abbracciare il nostro progetto». E Capello si è subito allineato, tanto che i quotidiani spagnoli hanno titolato: «Porta in faccia al Milan».
Torres? È uno della cantera dell’Atletico, nato lì, gli fecero firmare il primo contratto da professionista a quindici anni con la promessa che avrebbe esordito appena l’età lo avesse consentito, nonno e papà tifosissimi, il Manchester United ha offerto 40 milioni, respinto. Più difficile di Ronie.
Ci sarebbe Iaquinta. Il ds dei fiulani, Roberto Zanzi, non fa misteri: «Se resta ci fa felici, ma se vuole andarsene lo capiamo». L’asta prima era aperta anche alla Juve, ora restano solo Milan e Roma.

Il Milan chiede tempo, almeno dopo il ritorno di Belgrado, 22 agosto. Per Iaquinta potrebbe essere tardi, non per Ronie, perché forse Calderon tutta non l’ha raccontata: «Comunque l’ultima decisione è del giocatore - ha aggiunto -, e noi la rispetteremo».

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