«Madrid revochi i paletti a Endesa»

da Milano

Ultimatum della Commissione Ue alle autorità spagnole che dovranno revocare entro il prossimo 10 gennaio alcuni «paletti» imposti a Enel e ad Acciona per l’acquisto di Endesa. In particolare la condizione di mantenere l’indipendenza della società, con il suo marchio e il centro operativo in Spagna.
Inoltre, la Ue contesta il limite alla percentuale di servizio del debito e alla politica di distribuzione dei dividendi di Endesa; l’obbligo per alcune attività di produzione di acquistare determinati quantitativi di carbone nazionale e, infine, l’obbligo di mantenere le attività dei sistemi insulare e non continentale di elettricità nell’ambito del gruppo. Tali condizioni furono imposte dalla Commissione nazionale per l’energia (Cne) lo scorso 4 luglio e furono parzialmente modificate dal ministero spagnolo dell’Industria lo scorso ottobre.
«Aspettiamo con serenità le decisioni del governo spagnolo», ha commentato l’ad di Enel Fulvio Conti, al termine di un’audizione alla commissione Attività produttive della Camera.

Quanto ad eventuali impatti sul conto economico, «non cambia nulla», ha spiegato l’amministratore delegato. Nel corso dell’audizione, Conti ha affrontato anche il tema del nucleare, «particolarmente interessante perchè permette di ottenere energia in abbondanza ad un costo contenuto e a zero emissioni».

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