Mafia e aziende, ondata di sequestri Maroni: «Milano sede dell’agenzia»

L’agenzia incaricata di gestire i beni confiscati alla mafia avrà una sezione anche a Milano, oltre a quella principale insediata a Reggio Calabria. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Roberto Maroni, che ieri, nella sede di Assolombarda, ha discusso con gli industriali milanesi della collaborazione anti-criminalità. «Purtroppo - ha spiegato Maroni - la Lombardia, per numero di aziende sequestrate, è sul podio insieme alla Campania e alla Calabria». «In 19 mesi in Italia - i numeri del ministero dell’Interno - sono stati sequestrati alle mafie 14.400 beni, per un controvalore di 7 miliardi e 600 milioni di euro. Il 20% sono aziende. In Lombardia sono state definitivamente confiscate 165 aziende e più di 2mila sono quelle sequestrate».
Ma il 90% delle aziende sequestrate non arriva alla confisca perché fallisce prima. Il problema su cui il ministro ha chiesto la collaborazione di Assolombarda è proprio come riuscire a non far fallire le aziende dal momento del sequestro a quello della confisca.
«Le aziende confiscate e sequestrate - ha spiegato Maroni - richiedono un intervento speciale, per valutare se possano e debbano essere salvate, o chiuse perché nate in regime mafioso e di mancata concorrenza. Sono valutazioni difficili e chi meglio dei manager di Assolombarda può darci un aiuto? Con loro possiamo costruire un modello da esportare anche in altre regioni».

Le aziende in mano alle organizzazioni criminali vanno dalla piccola impresa artigiana fino alla grande distribuzione commerciale. Alcune servono a fare profitto, altre hanno come obiettivo il riciclaggio, grazie agli alti volumi di denaro che girano.

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