Mafia Pisanu corregge il prefetto: «Non esiste più quella che spara»

(...) Le fa eco Laura Garavini: «È necessaria un’estrema attenzione quando si parla di infiltrazioni mafiose». Beffardo Andrea Orlando: «Come nel film “Johnny Stecchino” con Benigni, quando il tassista palermitano dice che in città gli unici problemi sono traffico e siccità». Interventi ingenerosi, come spiega Pisanu che ieri ha incontrato magistrati e imprenditori: «Il Prefetto ha letto 47 pagine aperte con una espressione forse non felicissima ma sicuramente fraintesa, perché poi nella relazione non fa altro che spiegare le forme di penetrazione delle mafie in Lombardia». E ancora «Quello che il prefetto voleva dire è che qui il modus operandi delle mafie è diverso da quello delle regioni di origine: non c’è il ricorso alla violenza». Un assunto che nessun investigatore milanese potrebbe negare. Fino agli anni ’90 Cosa Nostra e ’ndrangheta difendevano militarmente il territorio.

Poi sono rimaste solo le cosche calabresi che non hanno interesse ad allarmare l’opinione pubblica. Le mafie infatti accumulano denaro illegalmente al sud per poi riciclare «legalmente» i guadagni al nord. E in questo senso le mafie che sparano e terrorizzano la popolazione, a Milano non esistono.

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