Roma - Le attività mafiose nel nostro Paese
costituiscono ormai un giro di affari illecito che frutta cifre da capogiro, pari
a quelle di una delle principali imprese italiane con ricavi pari a circa 130
miliardi annui ed un utile netto che sfiora i 70 miliardi.
E’ quanto si rileva dal rapporto "Sos impresa-Le mani della criminalità
sulle imprese" presentato questa mattina dalla Confesercenti.
Il rapporto rileva inoltre che "il solo ramo commerciale della criminalità
mafiosa e non, che incide direttamente sul mondo dell’impresa ed è
oggetto specifico della ricerca, ha ampiamente superato i 92 miliardi di
euro, una cifra intorno al 6% del Pil nazionale".
160 mila euro al minuto La Confesercenti rileva che "ogni giorno una massa enorme di denaro
passa dalle tasche dei commercianti e degli imprenditori italiani a quelle dei
mafiosi, qualcosa come 250 milioni di euro al giorno, 10 milioni l’ora, 160
mila euro al minuto".
Il presidente dell’associazione dei commercianti, Marco Venturi,
illustrando i risultati di questo che è l’undicesimo rapporto della serie, ha
commentato che "la crisi economica rende ancora più pericolosa la mafia.
E’ un allarme che ci sentiamo di lanciare nel momento in cui la mafia
imprenditrice rischia di usare le debolezze e le incertezze dell’economia per
rafforzare le sue posizioni.
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