Laura Sonzogni
«La stagione primavera-estate non è stata entusiasmante» esordisce Renato Borghi, vicepresidente di Confcommercio e presidente di Ascomoda. «Il caldo è arrivato con grande ritardo, per buona parte del mese di giugno le vendite sono andate a rilento».
Quindi cè molta merce invenduta.
«Sì, infatti durante i saldi ci sarà unofferta di prodotto molto elevata, con sconti medi del 35-40%».
Quali sono le previsioni sulle vendite?
«Sono ottimista. Le nostre stime parlano di una spesa oltre i 450 milioni di euro, 420 per i consumatori di Milano e provincia, circa 30 milioni per le spese dei turisti. Ricordiamoci, però, che durante i saldi i margini si perdono. Sono vendite che garantiscono una buona liquidità a breve, per gli acquisti invernali, ma con poca redditività per il punto vendita».
Anche per questa stagione proponete liniziativa «Saldi chiari» e avete istituito un numero verde (800.406810) per negozianti e clienti.
«Si tratta di un accordo tra lUnione dei commercianti, Ascomoda e le associazioni dei consumatori. Ogni anno aumentano i negozi che aderiscono a questo codice di condotta e questo ha avuto dei risvolti positivi sui contenziosi tra clienti e negozianti. Negli ultimi anni si sono decisamente ridotti e sono stati spesso risolti in via amichevole».
Qual è la posizione di Confcommercio sui «pre-saldi», i saldi effettuati prima della data stabilita per legge?
«Prima di tutto non sono ammessi dalla legge. Inoltre si tratta di concorrenza sleale verso i colleghi, anche se posso capire che - dopo una stagione così negativa - ci sia una certa emotività che spinge ad anticipare».
Le associazioni dei consumatori pensano che i saldi dovrebbero essere liberalizzati...
«Credo che la liberalizzazione non sarebbe nellinteresse dei consumatori, perché porterebbe ad una mancanza di trasparenza.
«Magazzini ancora pieni Tra gli scaffali tante offerte»
Il vicepresidente Borghi: «Risparmi del 40 per cento. Si prevede un giro daffari di oltre 450 milioni di euro»
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.