Magdi Allam si schiera con la Moratti Vuole l’assessorato all’Integrazione

Il leader di "Io amo l'Italia" pronto a correre anche a Milano a fianco del centrodestra

Magdi Allam si schiera con la Moratti 
Vuole l’assessorato all’Integrazione

Sale sul palco anche il candidato sindaco in pectore di Fli, Manfredi Palmeri. Per sparare una stilettata alla Lega sui 150 anni d’Italia ma confermare la stima per il progetto di Magdi Allam. Che senza dubbi conferma a Letizia Moratti seduta in prima fila: «Mi impegnerò perché tu possa vincere al primo turno». Il movimento di Allam «Io amo l’Italia» ha già stampato le magliette con la versione «Milano» per la campagna elettorale della lista a sostegno del centrodestra. E il presidente lancia l’idea di un assessorato all’Integrazione che «si fondi sul principio che a fronte dei diritti che si acquisiscono ci sono regole da seguire» e in cui «sarei disposto anche a impegnarmi in prima persona». Oltre a Milano al nord il movimento è pronto a correre al fianco del centrodestra a Torino, Bologna, in comuni come Varese, Gallarate, Busto Arsizio. Perché è nel Pdl conferma Allam che «ritroviamo la certezza delle regole e valori non negoziabili come la sacralità della vita». Sono «tanti» ha concordato il sindaco Moratti i punti «che ci accomunano e che possiamo portare avanti insieme, dalla politica come servizio alla valorizzazione della nostra identità. La nostra città è aperta alle altre cultura ma l’integrazione richiede anche il rispetto della nostra identità e tradizione».
A benedire l’alleanza è arrivato anche il ministro e coordinatore nazionale del Pdl Ignazio La Russa, «già alle scorse regionali abbiamo fatto l’errore di non sommare subito alle sorti del centrodestra l’apporto di questo movimento». Che richiama l’Italia già nel nome, e dopo le polemiche recenti del Carroccio sulla festa nazionale sembra quasi una convivenza forzata. Ma Allam assicura che «per noi l’amore per l’Italia è l’amore per la casa comune che accoglie tutti e si traduce in opere concrete per i cittadini, rispettiamo anche chi coltiva idee diverse».
La soluzione al caso «Affittopoli» che agita il palazzo comunale per Magdi Allam passa attraverso «una riforma etica della cultura politica». Tradotto: una politica che «torni a essere autenticamente al servizio della collettività e si affranchi dalla mercificazione», un’esigenza «trasversale». Richiamo condiviso dal sindaco che fa presente come «per quanto riguarda le responsabilità e le scelte che io personalmente ho fatto, quando mi sono trovata di fronte a casi in cui non ho visto trasparenza etica o correttezza sono sempre intervenuta».


Al congresso del movimento ha inviato un messaggio il leader del Pdl Silvio Berlusconi per «condividere in pieno» l’alleanza che Allam ha già siglato in vista delle elezioni amministrative con il centrodestra in comuni come Milano e assicurando che è «un primo passo verso quell’alleanza su scala nazionale che naturalmente consolideremo al termine naturale della legislatura nel 2013».

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