Chi ha celebrato lEpifania nel senso cristiano del termine, chi invece ha festeggiato il 6 gennaio «pagano», aspettando larrivo della Befana. Sono stati centinaia i milanesi che hanno riempito le piazze nellultimo giorno di festa. Meno quelli che si sono riversati nella pasticcerie per comprare la tradizionale calza piena di dolci. I commercianti registrano un calo di vendite e, con tutta probabilità, i milanesi hanno preferito la calza fai-da-te, preparata in casa allinsegna del risparmio. La tradizione del 6 gennaio è in ogni caso ancora molto sentita.
Tra gli eventi più attesi, larrivo della Befana alla Darsena. La vecchina, arrivata dai Navigli a bordo di un battello, non ha deluso le aspettative dei bambini ed è sbarcata carica di doni e dolcetti.
È tornata, dopo quasi quarantanni di assenza dal calendario dellEpifania milanese, anche la «Befana del vigile»: un modo per avvicinare i cittadini alla figura del ghisa. A rispolverare la tradizione, dimenticata dagli anni Cinquanta, sono stati i commercianti dellassociazione «Le vie dello shopping», che hanno allestito in via Dante un banchetto e hanno chiesto ai vigili di distribuire 500 panettoni. «Oltre a riscoprire una tradizione cara a Milano che speriamo continui negli anni - spiega Luigi Ferrario, dellassociazione dei negozianti di corso Buenos Aires - vogliamo anche ringraziare i vigili per il loro lavoro: ad esempio per risolvere il problema dei venditori abusivi». Tanti bambini hanno trascorso il pomeriggio a teatro o al cinema, dove sono stati allestiti spettacoli ad hoc.
Uno degli eventi più suggestivi è stato, come sempre, il corteo di SantEustorgio. I Re Magi, in costume, hanno sfilato in centro sotto gli occhi dei bambini per portare i loro doni fino alla chiesa intitolata al vescovo che portò la loro tradizione a Milano.
E cè stato anche un gruppetto di venti befane, tutte attiviste del Pdl, che ha deciso di partire da Trezzano sul Naviglio alla volta di Arcore. Destinazione: la casa del premier. Ai maligni che hanno subito pensato a un carico di carbone per Berlusconi, la banda di «vecchine» ha rilanciato: «Vogliamo omaggiare il premier con doni e dolci per ringraziarlo di tutte le buone azioni di questanno».
Non sono mancati i messaggi dei politici nel giorno dellEpifania. Nella calza il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà vorrebbe trovare tre doni: «ripresa economica, dialogo e integrazione. Sono questi - spiega - i moderni oro, incenso e mirra dei Re Magi». «Auguro a tutti i cittadini - ha detto Podestà, durante le celebrazioni dellEpifania alla basilica di SantEustorgio - che inizi un anno in cui regni la pace, il rispetto reciproco e un senso di solidarietà, amore e amicizia vera. I Re Magi oggi portano come dono il rispetto reciproco e la capacità di dialogo, soprattutto dopo alcuni recenti episodi accaduti a Milano che hanno segnato una caduta del vivere civile».
Il fatto che le reliquie dei magi siano conservate a SantEustorgio rievoca, secondo il vicesindaco Riccardo De Corato, la vocazione internazionale di Milano.
Magi in costume e beneficenza: Milano festeggia la sua Befana
LA NOVITÀ Un gruppo di «vecchiette» del Pdl ha portato doni ad Arcore per ringraziare il premier
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.