
Il plenum del Csm ha approvato a maggioranza la pratica a tutela del sostituto procuratore della Cassazione Raffaele Piccirillo, criticato dal ministro Carlo Nordio per l'intervista rilasciata a La Repubblica per il caso Almasri. In totale sono stati 5 i voti contrari, a cui si aggiunge l'astensione dal voto di Bernadette Nicotra, togata che non aveva firmato la richiesta di apertura pratica a tutela. Il Csm avrebbe rilevato "la gravità delle affermazioni rese dal ministro della Giustizia, per il loro potenziale impatto sulla fiducia dei cittadini nella funzione giudiziaria".
A seguito dell'intervista dal titolo "Caso Almasri, Piccirillo: 'Ecco gli errori dei magistrati e del ministero di Nordio'", in conferenza stampa a palazzo Chigi, dopo la riunione del Cdm del 22 luglio, il ministro ha dichiarato: "Se ci saranno provvedimenti disciplinari legati al caso del magistrato Piccirillo? Quando c’è stata quella intervista ho detto ‘valuteremo’. Penso che sarebbe di pessimo gusto, essendo parte in causa, che fossi io a iniziare un’azione disciplinare. Poiché il buongusto prevale su tante altre considerazioni tenderei a escluderla, poi io non sono l’unico titolare dell’azione disciplinare". Secondo il giudizio del ministro ci sarebbe stata "una violazione degli art. 1 e 2 dell’ordinamento giudiziario che impediscono a un magistrato in servizio di pronunciarsi su un processo in corso".
La levata di scudi contro Nordio è stata immediata da parte del Csm, con l'annuncio di una pratica a tutela di Piccirillo. Il togato è un esponente di spicco della magistratura, avendo ricoperto il ruolo di capo di Gabinetto al ministero della Giustizia quando a guidarlo c'era il ministro Alfonso Bonafede. È un esponente della corrente progressista Area e già prima di lavorare per Bonafede al ministero di via Arenula aveva lavorato nello stesso ministero quando a capo c'era Andrea Orlando, ricoprendo in qual caso il ruolo di direttore generale della Giustizia penale e capo del Dipartimento per gli affari di giustizia.
Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, inoltre, Piccirillo sarebbe il cognato di Federico Cafiero De Raho, in quanto sua sorella Paola sarebbe la moglie dell'ex procuratore antimafia, oggi deputato del M5s.