Magistratura

Da Travaglio a Grillo: i giustizialisti ora chiedano scusa

La sentenza della Cassazione smonta venti anni di processo mediatico e campagne d'odio

Da Travaglio a Grillo: i giustizialisti ora chiedano scusa

Marco Travaglio non sarebbe Marco Travaglio senza Marcello Dell’Utri.
Prima e più di Berlusconi, è stato Dell’Utri il più grande bersaglio del direttore giustiziere. La sua carriera giornalistica si è costruita giorno dopo giorno, negli anni, intorno agli errori giudiziari che hanno colpito, politicamente, mediatamente e umanamente il senatore che all’epoca era uno degli uomini più influenti d’Italia. E Travaglio non ha mai smesso, con i suoi articoli, di perseguitarlo.

Portavoce di molte procure, ha costruito, fomentato, diffuso una campagna mediatica alimentata a suon di inchieste e manette, per distruggere un uomo e con lui una intera stagione politica. Ma aveva torto.

E con lui Beppe Grillo, che cavalcando questa battaglia d'odio, riempì le piazze, fondò e portò i 5 stelle in parlamento. Avevano tutti torto. Oggi ce lo dice la cassazione. In via definitiva. Aveva ragione Dell’Utri. E Berlusconi.

Addirittura quando nel 2021 Dell'Utri compì 80 anni, e i suoi amici comprarono una pagina di giornale per fargli gli auguri, secondo Travaglio la direzione avrebbe dovuto censurarla.

Aveva torto la sinistra, i giustizialisti che hanno chiesto la loro testa, i giornali che li hanno messi in prima pagina, Santoro che mandava le intercettazioni in tv, avevano torto i magistrati che li hanno perseguitati. Oggi lo dice la Cassazione.

Secondo i fatti raccontati da Travaglio (un copia incolla della pubblica accusa), a partire dal 1994, quando fa il suo ingresso sulla scena politica Silvio Berlusconi nella veste di Presidente del Consiglio, il ruolo di "cinghia di trasmissione" delle minacce mafiose cambia interprete e viene assolto non più dai Ros e, per i quali, quindi, il reato si è consumato nel 1993, bensì dall'ex senatore Marcello Dell'Utri che, grazie ai rapporti con Vittorio Mangano, esponente di spicco della mafia trapiantato in Lombardia, alimenta la trattativa e veicola, in concorso con la mafia, la minaccia al governo.

Oggi La Cassazione li ha assolti, sia i ros che dell'Utri.

Lo farà anche Travaglio? E il Pd chiederà scusa?

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