Spioni, l'abuso inizia con lo Stato

Abbiamo consegnato ad altri la nostra privacy e ciò che è accaduto negli ultimi tempi è solo la punta dell'iceberg

Spioni, l'abuso inizia con lo Stato
00:00 00:00

Le cronache obbligano a prendere atto di un fallimento, che non riguarda solo l'Italia, ma in generale le istituzioni occidentali.

La vicenda di Bari, che ha visto protagonista un bancario impegnato a «spiare» i conti della premier Giorgio Meloni (e non solo), e quella della Sogei, che ha portato agli arresti del direttore dell'istituto, discendono da un'espansione dei poteri pubblici e da una contrazione delle libertà individuali basatesi su una grande illusione, che oggi s'è rivelata fallimentare.

Convinti che fosse indispensabile realizzare il bene comune grazie a una spesa pubblica in costante aumento e quindi anche una fiscalità sempre più gravosa, ci s'è illusi che tutto ciò potesse essere sempre gestito da uomini al di sopra di ogni sospetto: quasi angeli scesi dal cielo.

In definitiva, abbiamo consegnato ad altri la nostra privacy rinunciando a ogni segreto bancario e perfino il nostro portafoglio: ad attori pubblici e privati in vario modo dominati da interessi e pulsioni ideologiche.

Nelle polemiche di queste ore è apparso chiaro a tutti quanto Lord Acton avesse ragione nel sostenere che «il potere corrompe» e che ogni violazione dei principi fondamentali del diritto favorisce una progressiva dissoluzione della libertà.

Tutto questo era ben

noto ai Romani, che amavano chiedersi chi mai avrebbe controllato i controllori.

In fondo, tutti siamo persuasi che quello che è emerso negli ultimi giorni è soltanto la punta dell'iceberg; e questo deve davvero preoccupante.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica