Roma - Il gip di Roma Claudio Mattioli ha convalidato il fermo del rumeno Nicolae Romulus Mailat, accusato dell’omicidio di Giovanna Reggiani. La convalida è stata fatta per tentato omicidio, violenza sessuale e rapina. Il gip ha successivamente emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio volontario. Nel corso dell’interrogatorio al quale è stato sottoposto Mailat, secondo quanto riferito dal suo legale Piero Piccinini, ha ammesso solo la rapina della borsa di Giovanna Reggiani. Nell’ordinanza di custodia cautelare si contestano al romeno anche la violenza sessuale e la rapina. L’interrogatorio di Mailat è durato circa tre ore. "Il mio assistito - ha detto l’avvocato Piccinini - ha fatto delle parziali ammissioni e dato una versione diversa da quella che si è letta sui giornali. Ma questa non è stata ritenuta credibile dal gip, del resto ci sono indizi estremamente pesanti, come le ferite da lui riportate". Il penalista ha aggiunto che il romeno è apparso "molto attonito", che la sua versione dei fatti "dovrà ora essere accertata" e che non teme alcuna "ripercussione" alla luce della dimensione assunta dal caso giudiziario.
Il provvedimento Avrebbe ammesso di aver aggredito Giovanna Reggiani per rapinarle la borsa, ma di non averla uccisa. Non solo, colto da rimorso, sarebbe tornato indietro, ma non avrebbe più trovato il corpo della donna. Sarebbe questa la versione fornita da Mailat durante l’interrogatorio al quale è stato sottoposto oggi a Regina Coeli. Sul contenuto dell’atto istruttorio viene mantenuto un grande riserbo. Non sono trapelati particolari su eventuali indicazioni, da parte dell’indagato, di altre persone coinvolte nella vicenda. Il gip Claudio Mattioli, nel motivare l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare, ha sostenuto la "pericolosità sociale" di Mailat. Sul tavolo dello stesso gip arriverà domani la richiesta del procuratore aggiunto Italo Ormanni e del sostituto Maria Bice Barborini di interrogare, tramite incidente probatorio, la testimone, una rom, grazie alla quale la polizia è arrivata a Mailat ed alla sua baracca. Qui sono stati trovati la borsa di Giovanna Reggiani e altri suoi effetti personali. La notifica della richiesta di incidente probatorio è stata notificata anche a Giovanni Gumiero, marito della vittima, che nel pomeriggio si è recato nell’ufficio del pm Barborini.
Sgomberato il campo nomadi Le 200 persone circa che abitavano nella baraccopoli sono andate via tra ieri sera e questa mattina e al momento nel campo sono in corso dei nuovi rilievi da parte delle Scientifica. Al termine dei rilievi la baraccopoli sarà demolita dalle ruspe che sono state portate nel campo nomadi questa mattina. "Stamattina, come previsto, doveva iniziare lo smantellamento delle baracche presenti a Tor di Quinto, ma la polizia ci ha chiesto di procrastinarla perché, su richiesta della magistratura sta ancora effettuando rilievi con la scientifica". Lo ha detto il vice capo di gabinetto del sindaco di Roma Luca Odevaine, presente alle operazioni di sgombero nella zona di Porta Portese. Intanto le forze dell’ordine proseguono nell’attività di controllo degli insediamenti abusivi nella periferia della Capitale, in particolare nel Lungotevere e sotto il ponte di Testaccio: circa venti le persone identificate nei cui confronti si procederà a ulteriori accertamenti.
Autopsia Si svolgerà questa mattina anche l’autopsia sul corpo di Giovanna Reggiani, morta ieri sera dopo due giorni di agonia in seguito delle sevizie subite nell’aggressione. L’esame autoptico sarà eseguito da Giovanni Cipolloni nel centro di medicina legale dell’università La Sapienza di Roma. La donna, di 47 anni, è stata aggredita e seviziata martedì scorso all'uscita della stazione di Tor di Quinto. Sarà l’autopsia a chiarire se la vittima oltre all’aggressione abbia subito anche violenza sessuale. La salma è stata trasferita dalll’ospedale Sant’Andrea intorno alle 22,30 di ieri sera, come ha spiegato Angelo Scozzafava, un dirigente del nosocomio dove la donna è rimasta in coma per due giorni.
Oltre all’autopsia, l’autorità giudiziaria ha disposto anche accertamenti di natura tossicologica e biologica sulla donna uccisa a Tor di Quinto. All’esame degli esperti finiranno anche alcuni oggetti trovati nella baracca di Mailat e l’ombrello di Giovanna Reggiani per verificare se possano fornire spunti utili al prosieguo delle indagini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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