Maiolo: «I cosiddetti mediatori hanno fatto soltanto danni»

Chiara Campo

Assessore Maiolo, alla fine si è tornati al punto di partenza.
«Gli ex occupanti di via Lecco hanno accettato di andare nelle strutture che più o meno avevamo offerto loro già dal primo giorno. Sono soddisfatta, tiriamo un sospiro di sollievo, ma è la dimostrazione che sarebbe stato molto meglio se i cosiddetti “mediatori“ si fossero messi da parte, perché hanno fatto solo danni».
Ha fatto “danni“ anche il presidente Filippo Penati?
«Sono seriamente dispiaciuta che la Provincia abbia dimostrato così poco senso delle istituzioni. Si sono comportati come un centro sociale, mettendosi di mezzo. Penati è un presidente di Provincia, non posso trattarlo come un ragazzo di Action, ma da lui e dai suoi assessori non mi sarei mai aspettata che approfittasse di alcune situazioni, come il fatto che queste persone non capiscono bene l’italiano, per fare interferenze inappropriate».
Oggi (ieri, ndr.) però Penati ha invitato i rifugiati ad accettare l’offerta del Comune, ha cercato di mettersi in contatto col sindaco.
«Secondo me, si è reso conto di aver fatto una gaffe, ospitandoli a Palazzo Isimbardi. Non serviva, non aveva raccolto per strada clochard, ma persone a cui avevamo offerto sistemazioni dignitose, con riscaldamento, acqua calda, bagno, erano già pronti i pasti caldi. Non avrebbe dovuto fare quella sparata demagogica».
Ora cosa succede ai rifugiati?
«Già questa mattina (ieri, ndr.) sono andata a trovarli nel villaggio che abbiamo creato in via Di Breme e mi hanno fatto una bellissima accoglienza, un lungo applauso, evidentemente non stanno male. Mi sono impegnata a seguirli personalmente fino a fine mandato, voglio andare a vedere da domani (oggi, ndr.) come sono sistemati. Ho già predisposto che sia offerta una cena speciale a capodanno, visto che hanno già dovuto passare un Natale un po’ brutto.

Erano preoccupati, avevano capito che dopo 6 mesi li avremmo cacciati via, ma non abbiamo mai buttato nessuno per strada, e li abbiamo rassicurati che non accadrà nemmeno questa volta. Escludo anche la soluzione di trasformare la scuola di via Saponara in un dormitorio, perché non saranno trattati come se li mettessimo su carri bestiame. Avranno strutture accoglienti, per 3-4 persone al massimo».

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