Il funzionario che martedì notte ha portato le proposte del Comune agli occupanti di via Lecco ha trovato il palazzo semi deserto. «È la prova che si è trattato di un atto politico», attacca Tiziana Maiolo, assessore comunale ai Servizi sociali. «I bisognosi lì dentro sono pochi, lo dimostra lo scarso interesse per le nostre proposte, consistenti». Il piano di Palazzo Marino prevedeva posti letto nei dormitori, poi sistemazioni più stabili in altre strutture, corsi di lingua e formazione professionale. «Le persone a cui lho consegnato mi sembravano poco interessate alla cosa», racconta il funzionario. Lassessore si scaglia poi contro l'ex prefetto Bruno Ferrante, candidato a sindaco dellUnione, che ha parlato di «soluzioni difficili da accettare» e di legalità che deve andare a braccetto con lo spirito solidaristico.
«Ferrante imbroglia i milanesi, dica se accetta o condanna le occupazioni di case private», dice la Maiolo. «Attendiamo che il questore sgomberi lo stabile - è la posizione dell'assessore alla Sicurezza, Guido Manca -. Ormai è solo un problema di ordine pubblico».La Maiolo: occupazione politica, ecco la prova
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