«Mi sembra assurdo che una giunta, che non è fatta di critici darte ma di politici, si debba mettere a giudicare delle foto e dire se sono opportune o no per una mostra». Tiziana Maiolo, assessore alle Attività produttive, alla seduta di venerdì dove gli scatti contestati di Saudek e Witkin hanno fatto il giro del tavolo scatenando la rivolta contro Sgarbi, non cera. Ma avrebbe difeso a spada tratta il critico nel mirino.
Questa volta Sgarbi rischia il posto...
«Se è venuto a mancare il rapporto di fiducia, il sindaco lo ha nominato e ha tutto il diritto di ritirargli la delega. Ma non può dipendere solo da un paio di mostre non gradite. Un assessore si manda via per motivi gravi, quindi se ci sono ragioni serie che i milanesi non conoscono, si venga allo scoperto».
Se la Moratti lo «licenzia», Milano ci perde o ci guadagna?
«Assolutamente perde una ricchezza, e mi auguro che non si rischi di abbassare il livello qualitativo della giunta per una delibera che non va bene.
Qualcuno dice che passa troppo tempo in tv.
«Viene invitato in tv per le sue competenze, ha sicuramente una cultura superiore. Purtroppo quando uno ha molta visibilità scatena invidie...».
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