Michela Giachetta
Piazza Venezia per ora si rifà solo il trucco. Nella primavera 2006, infatti, cominceranno i lavori, più volte rinviati, per il rifacimento della zona. Un milione e mezzo di euro è la cifra stanziata per la manutenzione straordinaria della piazza, una manutenzione che lascerà i sampietrini dove stanno. Questo è quanto dichiarato dallassessore ai lavori pubblici, Giancarlo DAlessandro, in occasione della mozione bipartisan presentata ieri da alcuni consiglieri comunali per chiedere che i cosiddetti «serci», almeno nel centro storico, rimangano al loro posto: «Con loperazione sampietrini - ha dichiarato Fabio De Lillo (FI), uno dei consiglieri comunali firmatari della mozione - il Campidoglio ha ottenuto due risultati, quello di rimuovere un elemento architettonico pregiato dal centro storico più bello del mondo e quello di dimenticare lasfalto pieno di buche di interi quartieri della capitale». «Il sampietrino, - continua De Lillo - che dalla basilica di San Pietro ha preso il nome, ha letteralmente scritto e deve continuare a scrivere la storia urbanistica di Roma. Per questo continueremo la nostra battaglia, magari attivando una scuola di selciatori romani, in grado di colmare il deficit di maestranze più volte lamentato».
La mozione ieri in aula Giulio Cesare è stata respinta con 21 voti contrari e 17 a favore, ma a Piazza Venezia i sampietrini rimarranno. Almeno fino a che la zona non cambierà completamente forma. Allassessorato dei lavori pubblici, infatti, stanno studiando come rendere pedonale la zona o parte di essa. «Oggi piazza Venezia ha una semplice funzione di rotatoria - sostiene DAlessandro -. Noi, invece, vorremmo renderla pedonalizzata, ridarle quella che era la sua funzione storica. A tal fine abbiamo già nominato una commissione che lavorerà su questo».
Intanto - «entro la fine del 2006», assicura lassessore - cominceranno i lavori che riguardano laiuola: al suo posto, infatti, verrà costruita una fermata della futura metro C».
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