Nellultimo cd I Look to You canta «sono caduta e crollata ma non mi sono frantumata/ ho superato tutto il dolore». Questestate celebravamo la resurrezione dellimmenso talento soul di Whitney Houston (definita lAretha Franklin della sua generazione, e non a caso sua mamma Cissy fu una grande cantante di gospel e corista della Franklin, e sua zia è una certa Dionne Warwick) affogato nella droga e nella depressione, forse perché troppo difficile da sostenere. Dimenticata la vorace consumatrice di crack, la schiava del marito-picchiatore Bobby Brown, tutti ci siamo concentrati sul suo puro talento, su quella voce a cavallo tra rnb e soul che ha condizionato gli anni 80 e 90, che ha venduto 170 milioni di album ed è stata inserita da Rolling Stone tra le 100 cantanti migliori di sempre, quella voce è tornata, sostenuta dal mammasantissima del pop Clive Davis e benedetta da Oprah Winfrey con una seguitissima intervista tv.
Così la botta del suo ricovero in ospedale è ancora più dura, per lei come per il suo pubblico. Calma, nulla di grave, pare sia una «rinofaringite cronica con una infezione non ancora identificata». Ma Whitney è finita in una clinica di Neuilly e il suo concerto di martedì a Parigi è stato annullato. Gli spettacoli di oggi e domani a Manchester sono stati rinviati al 16 e 17 giugno e quello di Glasgow previsto lunedì è in calendario il primo maggio. Gli unici show confermati sono quelli di Milano (3 maggio) e di Roma (il giorno dopo). Speriamo bene. «È uninfezione alle vie respiratorie - si affrettano a puntualizzare alla Sony - i medici hanno consigliato a Whitney di non esibirsi in modo da avere il tempo per riprendersi».
Spesso i brani di Whitney sono il simbolo di un rnb troppo patinato e commerciale, ma a partire dallalbum Rapture il suo sapiente miscuglio di puro gospel ed eleganza pop ha cambiato il mondo della black music. Si disse, allora, che le altre cantanti di rnb esistessero come conseguenza della sua esistenza o come reazione a lei. 46 anni stravissuti ma tre ottave e un semitono di emozione ancora lì ben conservati, almeno nelle pieghe di brani come Million Dollar Bill, scritta fra laltro da Alicia Keys. E ora ritornano i fantasmi dei recenti concerti in Asia e in Australia, dove lartista ha lasciato ampio spazio ai coristi per riprender fiato, o a Mosca, dove lesecuzione del suo classico I Will Always Love You ha mostrato evidenti segni di stanchezza. Qualche caduta di tono ci può stare, ma questa tournée per la Houston è lultima occasione per riprendersi quella vita e quella carriera che lei sè giocata dazzardo. alla maledetta.
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