La notizia più bella è stata la prima. Erano passati un centinaio di secondi nella notte umida dallOlimpico quando Damiano Tommasi ha fatto gol dopo due anni e mezzo di digiuno e una carriera ripresa per i capelli. E lassist per il calciatore operaio (per il tipo di gioco ma anche per il salario) lo ha fatto il giocatore allopposto per spirito e mentalità, quellAntonio Cassano che rappresenta la seconda bella notizia della serata, con una prova gagliarda, un assist, un gol sfiorato (grande parata di Frey su un colpo di testa da sotto misura) e soprattutto più applausi che fischi quando è uscito dal campo.
Insomma, più sorrisi che bronci in casa giallorossa malgrado l1-1 finale, giunto dopo il rigore assegnato nel secondo tempo dallarbitro Ayroldi alla Fiorentina per un fallo su Brocchi di Mexes, che è stato anche espulso. I giallorossi hanno incassato il gol di Supertoni, ma hanno reagito piuttosto bene e, pur con luomo in meno, hanno giocato meglio dei viola sfiorando spesso la vittoria. Una situazione fotografata puntualmente dalleroe di giornata Tommasi: «Paradossalmente - constata il giocatore veronese a caldo dopo la partita - abbiamo giocato meglio dopo il loro gol e in dieci, ci abbiamo creduto a momenti stavamo anche per fare risultato pieno. E forse stasera lavremmo meritato contro una grande squadra che merita un applauso». Inevitabile per il centrocampista parlare delle sue sensazioni dopo il gol dell1-0. Chi pensa a emozioni forti può rivolgersi altrove: «Ero contento perché tenevamo a questa partita e sbloccare il risultato subito era fondamentale - dice Tommasi con invidiabile understatement -. La mia era una gioia condivisa. Non sono abituato a fare gol e questo ha un sapore particolare». Ma il viso di Tommasi non era di quelli che si dimenticano. Con una dedica particolare.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.