Due barche, un uccellino immobile su una palizzata, una donna e il suo cane accanto al fiume ghiacciato, chiese deserte e innevate. I temi di Modzelewski sono ricavati dalla vita quotidiana di Varsavia, dove il pittore conduce assieme ad altri della sua generazione (è nato nel 1955), una battaglia doppia nei primi anni Ottanta contro i due poli del potere: il regime e i suoi oppositori, sostenuti dalla chiesa. Il suo movimento, Gruppa (82-92), ironico fino alla dissacrazione, fa fatica a trovare una visibilità, ostacolato da entrambi i fronti, negli anni in cui prende il via Solidarnosc e il Paese si avvia alla caduta del regime comunista dell89. Ma qualcosa lo differenza dalla maggior parte dei compagni di strada: lartista si ispira poco al linguaggio europeo della transavanguardia che recupera oltre alle tecniche tradizionali, dopo il boom dellarte concettuale e minimale, anche elementi dellarte del passato e carica espressionista: resta piuttosto legato a una rappresentazione «rispettosa» della realtà.
Nel corso del tempo il sarcasmo si fa ironia sottile e malinconica, i temi cari (i paesaggi, il lavoro, la situazione politica, le scene di vita quotidiana, il rapporto tra uomini e animali) sono trattati con animo quieto. Tuttavia non si tratta mai di scene riposanti o semplicemente miti, un senso di aspettativa inquieta le attiva: con gli spigoli vivi della facciata spoglia e inquadrata per metà di una chiesa Modzelewski suggerisce che qualcosa sta accadendo. In effetti, dietro un muretto coperto dalla neve, si intravede, minuscola rispetto al resto della composizione, la testa di un uomo in marcia, in mano un cartello rosso, a cui fa riscontro il profilo ugualmente rosso di una ciminiera sul fondo e della croce che fronteggia ledificio. Ciascuna delle opere in mostra - realizzate per lo più tra il 2003 e il 2007 - suscita una tensione, minima o intensa: lartista riesce a creare una pittura archetipica e naïve, una normalità di gesti e situazioni che diventano esemplari in forza della potenza metafisica dellimmagine, la quale sottrae al contingente ciascun elemento e lo rende assoluto come unicona.
«Lattesa come un modo per trascorrere il tempo», presso lIstituto Polacco (via V. Colonna, 1) e Centro di Arte Contemporanea (via dei Prefetti, 46). Info: 06-36000723; 06-6805610.
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