A Malpensa debutta il body scanner. Per ora sarà utilizzato solo con i passeggeri «volontari» ma presto diventerà obbligatorio per tutti. I viaggiatori diretti negli Stati Uniti da oggi saranno passati ai raggi X. Tempo di ogni ispezione: 6 secondi netti. Nulla in confronto ai 20 secondi della doppia perquisizione fisica. Si accelerano le procedure e si aumenta il livello di sicurezza. Nelle prossime settimane verranno fatte le prove generali del nuovo metodo di controllo e poi si valuterà come e dove estenderlo.
Enac, lente dellaviazione civile, ha comunque già pronti due milioni di euro per acquistare altri apparecchi: altri tre body scanner a Malpensa, altri quattro a Fiumicino e uno negli scali di Venezia, Bologna, Palermo e Napoli. «Ne installeremo in tutti gli aeroporti da cui partono voli diretti verso destinazioni sensibili» puntualizza il presidente Enac Vito Riggio. Si fa un passo in più nella prevenzione degli attentati terroristici per cui sono già schierati, tra Malpensa e Linate, seicento uomini e si utilizzano 70 archetti metal detector, 40 metal detector manuali, sei sniffer (apparecchi che rilevano la presenza di esplosivo), sei dispositivi per controllare le calzature.
«In questo modo - spiega Giuseppe Bonomi, presidente di Sea, la società che gestisce lo scalo - Malpensa diventa uno degli aeroporti più allavanguardia nel settore della sicurezza. E proprio per renderlo più sicuro negli ultimi anni abbiamo investito 40 milioni». A credere nelle potenzialità dello scalo è anche il sindaco di Milano Letizia Moratti, azionista della Sea: «Malpensa si è confrontata con una situazione difficile dopo labbandono di Alitalia - sostiene - ma ha saputo uscire dalla crisi: siamo oltre il 9 per cento dei passeggeri in più e oltre il 40 per cento in più di merci. Stiamo recuperando terreno, a dimostrazione del fatto che il mercato qui cè». La previsione del sindaco è più che ottimistica: «Quando gli altri aeroporti europei saranno saturi, Malpensa sarà pronta. Per questo è importante continuare ad investire». Lei ci crede. Filippo Penati, candidato alle regionali, no: «Nella logica della Moratti, Malpensa tornerà ad essere un grande aeroporto solo se potrà beneficiare della saturazione degli altri aeroporti. Non cè limite alla sua faccia tosta».
Eppure quella di Penati sembra una voce isolata. «Quello lombardo - rimbalza le accuse il capodelegazione lombardo della Lega Nord Davide Boni - è uno scalo sempre più sicuro. Con il body scanner, Malpensa dà una prova di maturità, efficienza e servizio».
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