Malpensa, governo contro la Lombardia

L’esecutivo prepara un ricorso alla Consulta per bloccare la legge della Regione. Formigoni: «Vogliono distruggere il Nord»

Per il governo Prodi il rappresentante della Regione Lombardia nel comitato di coordinamento aeroportuale è di troppo. In quella sede si decidono le assegnazioni degli slot aerei e, dopo la decisione di sopprimere le rotte intercontinentali da Malpensa, quel ruolo consentirebbe una tutela, considerata sgradita, dell’hub milanese. Motivo che spinge il governo a ricorrere alla Corte Costituzionale contro questa presenza di troppo.
«Ennesima dimostrazione di una volontà preconcetta e distruttiva contro la Lombardia e il Nord» fanno sapere Roberto Formigoni e Raffaele Cattaneo. Nota congiunta del governatore e dell’assessore alle Infrastrutture che ribadendo «non esserci motivo di contesa davanti alla Corte» denunciano come l’iniziativa allo studio del governo abbia l’obiettivo di «dilazionare i tempi» e di quindi di «impedire che la Lombardia legiferi e intervenga nel momento crucialissimo in cui Air France vuole prendere possesso dell’Italia e distruggere Malpensa». Formigoni e Cattaneo invitano poi alla «riflessione certi editorialisti e anime belle» a battersi «contro la pazzesca situazione in cui una Regione come la Lombardia è costretta a subire logiche oltraggiose e deleterie da parte di uno Stato che si mostra sempre più nemico della società del Nord e del mercato».
Appello istituzionale che si completa con un invito alla protesta di piazza firmato da Davide Boni: l’assessore regionale leghista suggerisce di rispondere «allo schiaffo in pieno volto» con una manifestazione a Malpensa. Appuntamento fissato al 19 gennaio per tutti «quelli che hanno a cuore gli interessi del Nord». Anche Forza Italia ci sarà, preannuncia Stefano Maullu, consigliere regionale: «Serve un segnale forte contro l’attacco al Nord. E alla manifestazione ci saranno quindi decine di amministratori locali, sindaci, assessori e consiglieri comunali».
A difesa di Malpensa si schiera anche Fiera Milano: «Sentiamo il bisogno di supportare attivamente la battaglia che i vertici istituzionali regionali stanno portando avanti con forza perché Malpensa non venga privata del suo status di hub e delle sue rotte e collegamenti intercontinentali».


Virgolettato che Enrico Pazzali, direttore generale della società fieristica, completa con l’elenco del costo sociale che si avrà sul quartiere espositivo con il ridimensionamento di Malpensa: «Fiera Milano ospita ottanta e più fiere all’anno producendo un fatturato indotto di oltre quattro miliardi di euro. Ridurre Malpensa pregiudica dunque migliaia di posti di lavoro a rischio e una notevole fetta di fatturato».

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