Malpensa sul Tavolo, ma il piatto piange

Il secondo tavolo Milano si conclude con un nulla di fatto. Anzi, con un altro rinvio per Malpensa e le infrastrutture necessarie all’aeroporto. Al momento gli stanziamenti in finanziaria non ci sono, così come mancano i fondi per la metropolitana e per la sicurezza chiesti dal sindaco, Letizia Moratti. «Il 30 novembre sarà il giorno della verità» dice il presidente della Regione, Roberto Formigoni, parlando della riunione che si terrà a Roma per tentare una soluzione in extremis al Senato. Da Formigoni alla Moratti a Penati, le dichiarazioni sono unanimi: «Malpensa deve essere confermato come hub intercontinentale e occorre provvedere al completamento dei collegamenti». Ma l’elenco delle opere non inserite tra le priorità è lungo. Insoddisfazione in Forza Italia. Sintetizza la coordinatrice regionale, Mariastella Gelmini: «Il governo finge di occuparsi della Lombardia». Unica nota positiva, la conferma che l’Agenzia per l’Innovazione avrà sede a Milano, come deciso dal governo Berlusconi. Il via dovrebbe arrivare a marzo.

E, intanto, arriva il nuovo vertice di Sea: Giuseppe Bonomi e Roberto D’Alessandro, rispettivamente presidente e ad della società che gestisce gli scali di Linate e Malpensa. Il loro mandato? Rilanciare gli hub in un momento delicato per Alitalia.

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