Maltempo Neve al nord e tromba d’aria a Roma

La fase peggiore per il Tevere è ormai alle spalle, l’ennesima onda di piena, come ha confermato il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, è passata ieri al porto di Ripetta facendo segnare 9 metri e mezzo. Ma mentre il livello del Tevere è calato progressivamente, la Capitale, e alcune zone dell’hinterland hanno vissuto comunque un’altra giornata difficile: intorno alle 4 di ieri mattina un violento nubifragio e una tromba d’aria si sono abbattuti sui Castelli romani. Centinaia le chiamate ai vigili del fuoco per alberi, tetti e cornicioni pericolanti. Il maltempo ha flagellato l’Italia da Sud a Nord: la tromba d’aria ha causato danni e disagi anche in Umbria. Migliaia di ettari di campagna sono sott’acqua soprattutto nel Centro Italia, con casolari allagati, frane e smottamenti nelle aree rurali. La Coldiretti sottolinea come la situazione nel Lazio e nell’Umbria abbia aggravato il pesante bilancio della Toscana con interi vivai distrutti e danni alle coltivazioni di ortaggi e cereali. A Sud, nel Salernitano, il fiume Sarno è esondato. La neve è caduta abbondante in Fiuli Venezia Giulia. Intanto da mercoledì, dopo due o tre giorni di tregua, arriverà una nuova perturbazione.

«Per quanto riguarda le piogge - ha detto Guido Bertolaso - ne cadranno ancora solo 10-15 millimetri. Ci sarà però un abbassamento delle temperature: un segnale eccellente perchè ci sarà più neve sulle montagne e meno acqua nei fiumi».

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