Acciaio vegetale. Definizione perfetta per un materiale resistente come il bamboo o bambù, in italiano. Pianta sempreverde, appartenente alla famiglia delle graminaceae, tanto per intenderci è la stessa dalla quale provengono mais, grano e riso ma solo un po' più alta, infatti può raggiungere anche i 40 metri di altezza e i 30 cm di diametro. Originaria delle regioni tropicali o sub-tropicali ne esistono ben 1400 specie diverse e una ha scelto proprio l'Italia per piantare radici. Si chiama Moso e si trova in diverse aree della penisola, dal Piemonte, al lago di Como (il bambuseto di Villa Carlotta), al Trentino Alto-Adige con i giardini Trauttmansdorff, fino alla costa adriatica. È presente in maniera massiccia perfino nell'orto botanico della Capitale. Una pianta ma anche una realtà economica di successo nonostante la crisi come dimostrano il bambuseto di Asti Cuneo, curato da Thomas Froese che ha vinto l'Oscar Green nel 2012 e la OnlyMoso, a capo del Consorzio Bambù Italiano, nelle campagne limitrofe a Rimini con un bambuseto che si espande su un'area di 24 ettari. Un progetto, quello della OnlyMoso, nato tre anni fa e promosso dal vivaista Fabrizio Pecci artefice della coltivazione di questa miniera tutta green. Grazie alla crescente richiesta del suo pregiato legno, da ogni ettaro di terreno coltivato si ottiene un rendimento annuo che supera i 50mila euro. Ma cosa si ricava da questa pianta?
L'utilizzo è noto fin dai tempi antichi, perfino Marco Polo ne parla nel suo Milione narrando che in Cina veniva usato per ottenere delle robuste corde per tirare in secca le navi. Oggi dal bambù si ricavano circa 1500 applicazioni commerciali fra cui legno pregiato per l'artigianato ma anche carta, prodotti cosmetici, prodotti alimentari (dai germogli), pellet e altre applicazioni bioenergetiche. Inoltre, la resistenza unita all'elasticità, fanno sì che il bambù venga sempre più impiegato nella bioedilizia senza incappare nel rischio di deforestazione poiché la capacità di ricrescita di questa graminacea è piuttosto veloce, all'incirca di qualche mese.
Non solo forza ma anche eleganza, come dimostrano i tanti prodotti dal design originale realizzati con il legno di bambù. Ne è un esempio la californiana Calfee Design che produce telai per biciclette, anche in versione tandem, un vero esempio di abilità artigianale che racchiude eleganza comfort e resistenza.
Un'altra declinazione del bambù è nel settore arredo, dai mobili, alle sedute e perfino nei rivestimenti murali come dimostra la linea J&V Italian Design di Jannelli&Volpi con raffinati inserti che rimandano all'antica arte orientale del decoro. O ancora, nel settore illuminazione, con l'originale lampada Giunco Lamp disegnata da Matteo Cibic e prodotta in edizione limitata. E sempre per illuminare le serate estive in giardino o in terrazzo, ecco la ricca collezione di lanterne in bambù laccato e intrecciato, colorate o total black, prodotte a Atipico. E vista la stagione, la divertente proposta Beach Cabin, cabina e pouf su struttura in alluminio trattato e vernice protettiva trasparente by Bonacina.
Per chi invece preferisce rilassarsi facendosi cullare, sempre da Bonacina, la poltrona sospesa a forma di uovo Egg. La versatilità di questa pianta si dimostra anche negli oggetti design disegnati di Lucy Salamanca nella sua originale collezione di sedute in agave e bamboo. Non solo complementi ma arredi veri e propri come la collezione Canavera firmata Lineabeta per il bagno realizzata in legno massiccio di bambù 100 % e che comprende supporti per lavabi, sgabelli, panche, contenitori, pensili, specchi orizzontali e verticali, basi sospese e lavabi.
Design ma anche cultura, il bambù in molti paesi, in Cina ad esempio, rappresenta il simbolo di lunga vita mentre in India rappresenta l'amicia. L'importanza di questa pianta per alcune culture asiatiche è tale da essere convinti che l'umanità intera discenda da uno stelo di bambù. Lunga vita al bamboo.
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