Il mammuth, ora, non è più un animale misterioso. Il suo Dna è stato
decifrato - ed è la prima volta che accade per un animale estinto. E
non è finita: teoricamente, secondo gli studiosi americani e russi che
hanno condotto la ricerca, pubblicata su Nature, in un futuro non
lontano sarebbe possibile far rivivere il gigantesco elefante dei
ghiacci. Basteranno – sostengono i ricercatori dell’università della
Pennsylvania - dieci milioni di dollari: e il mammuth sarà pronto. Un
po’ Jurassic Park, un po’ Blade Runner: fantascienza. Forse, nei
prossimi anni, una possibilità reale.
Un clone di Neanderthal. E’ la
prima volta che i ricercatori riescono a leggere il codice della vita
di una specie estinta migliaia di anni fa: una scoperta che aiuterà
anche a ricostruire alcune tappe dell’evoluzione. E, secondo i
ricercatori, potrebbe consentire di riportare in vita l’uomo di
Neanderthal: quando sarà decodificato anche il suo patrimonio genetico
la stessa tecnica concepita per riprodurre il mammuth potrebbe essere
applicata all’homo estinto circa 25mila anni fa. Gli studiosi, guidati
da Stephan Schuster e Webb Miller, sono riusciti a decodificare il Dna
del mammuth grazie ai campioni estratti dai peli di due esemplari
vissuti circa 20mila anni fa e rimasti imprigionati nel permafrost
della Siberia. I campioni analizzati appartengono a esemplari di specie
diverse e hanno quindi permesso la ricostruzione più completa del Dna
di una specie estinta mai ottenuta, pari all’80% del patrimonio
genetico.
Resuscitare il mammuth. Gli studiosi hanno scoperto che il mammuth
condivide larga parte dei suoi geni con il suo discendente più
prossimo, l’elefante africano: la distanza genetica che li separa è
circa la metà di quella che separa l’uomo dallo scimpanzè. Un dato che,
per gli studiosi, è la dimostrazione che il Dna contenuto nel nucleo
delle cellule di specie estinte può rivelare differenze nelle
popolazioni che, altrimenti, rimarrebbero nascoste, perché l’analisi
dei fossili né dall’analisi del Dna contenuto nei mitocondri. La
speranza è anche di scoprire quali fattori genetici siano stati
all’origine dell’estinzione dei mammuth, avvenuta circa 10mila anni fa,
al termine dell’ultima era glaciale. Il Dna del mammuth è stato
estratto per la prima volta nel 1994 e negli anni successivi sono state
ottenute sequenze di materiale genetico di altri animali estinti, fra i
quali gli antenati degli orsi, e anche dell’uomo di Neanderthal. Ma le
informazioni erano sempre frammentarie. Ora, per la prima volta, il
codice genetico è completo: merito dell’estrazione del Dna non più
dalle ossa, com’è avvenuto fino al 2007, ma dai peli.
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