Capi prepotenti, colleghi arrivisti, manager senza scrupoli: la pacchia è finita. Oggi per far carriera bisogna essere dei gentlemen. A sostenerlo è Asseprim, lassociazione che riunisce oltre 600 imprese italiane specializzate in servizi alle aziende (assicurativi, finanziari, comunicazione, consulenza) che proprio in questi giorni ha pubblicato il primo «Galateo dellazienda». Sottotitolo: «Guida alla valorizzazione del capitale umano». In pratica, un elenco di buone maniere per imprenditori e dipendenti.
Stilato dal Gruppo etica Asseprim e stampato in 1.500 copie disponibili presso la sede di corso Venezia (previa richiesta al numero 02-7750426), il documento affronta tre grandi aree tematiche, che vanno dai principi etici condivisi («È dovere del datore di lavoro affidare ruoli di responsabilità a uomini e donne indistintamente») ai rapporti con il personale e con i collaboratori («Se un collaboratore ritiene che una procedura aziendale sia migliorabile, può ed è auspicabile che lo faccia - esporre la propria idea al suo superiore») ai rapporti con i terzi («Se lomaggio di un fornitore ha un valore eccessivo, è bene restituirlo con il dovuto garbo al mittente»). «È dimostrato spiega Enrico Taglione, responsabile del Gruppo etica che un costruttivo rapporto di partnership ha un effetto positivo in termini di efficienza. Allo stesso modo, i comportamenti di imprenditori e dipendenti sono influenzati dallaspirazione a mantenere una buona reputazione sul mercato e con i clienti».
Ma perché un «galateo» quando esistono già strumenti come leggi, contratti, statuti e codici deontologici? «La nostra associazione spiega il presidente Umberto Bellini annovera nel suo complesso decine di migliaia di dipendenti. Da qui la convinzione di porre una doverosa attenzione allatteggiamento etico dellimprenditore che è per noi, innanzitutto, un modo di essere e di agire nella quotidianità.
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