Manager con tessera di partito? Formigoni furioso con la Lega

Un Formigoni furioso s’aggirava ieri per i piani alti del Pirellone. Inviperito con la Lega che, per bocca dell’assessore alla Sanità Luciano Bresciani, aveva chiesto che i nuovi manager di Asl e ospedali siano legate ai risultati elettorali. Di «rapporto del voto, che si è avuto nella maggioranza e l’espressione di fiduciarietà che il popolo ha dato ai propri eletti che hanno il diritto di esprimere la loro parola nell’ambito dell’indicazione dei direttori generali perché il fabbisogno viene dal territorio», aveva parlato (un po’oscuramente, per la verità) il medico personale di Umberto Bossi. «Nei prossimi giorni parlerò - ha tuonato ieri Formigoni - Così le cose non devono andare». Una strigliata che ha già costretto Bresciani a una prima marcia indietro.

«Verranno individuati i migliori direttori generali in assoluto, secondo i canoni irrinunciabili della meritocrazia».
Ma la polemica tra Lega e Pdl prosegue anche sul fronte del prossimo vicesindaco. Con la Lega che spinge Matteo Salvini e gli ex di An che difendono Riccardo De Corato.

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