Al di là dei risultati eclatanti, ciò che realmente colpisce del fenomeno Manassero sono alcuni numeri finora passati inosservati. Il primo è quello che riguarda il suo Stroke Average, ovvero la media degli scores: in questa speciale classifica, Matteo si attesta in Europa al nono posto, con un punteggio di 70,41 colpi a giro. Tanto per fare un raffronto, Louis Oosthuizen, il vincitore dellOpen Championship, ha una media score di 70,31 ed è solo due gradini più in alto del veronese.
Un ulteriore, straordinario numero di Manassero è quello del guadagno medio per torneo. Il diciassettenne ha chiuso infatti la sua stagione desordio al trentunesimo posto della Race to Dubai con 890mila euro e spiccioli, ma, se si divide il suo guadagno totale per il numero dei tornei effettivamente giocati sullo European Tour (14), si ottiene un incasso medio pari a 63.500 euro a gara. Sempre per fare un esempio, Ross Fischer, che nella stessa Race to Dubai è al sedicesimo posto, ha una media di 63.300 euro a torneo, ma, naturalmente, è più avanti in graduatoria rispetto allazzurro, in quanto ha disputato un numero maggiore di Open (22).
Per finire, Manassero, nel World Ranking, con i suoi 2,23 punti di media, occupa unottima cinquantanovesima posizione, ma potrebbe essere molto più avanti: la sua classifica infatti scaturisce dalla divisione dei suoi 89,39 punti totali per un coefficiente base di quaranta tornei.
Tutto questo per sottolineare che, a neanche otto mesi dal passaggio tra i pro, lingresso di Matteo nei top 50, con tutte le possibilità di crescita che questo traguardo comporta, è davvero dietro langolo.
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