«Mancando la sinistra, la sfida è tra noi»

Sorpasso? Una parola assente dal vocabolario del ministro della Difesa e coordinatore del Pdl Ignazio La Russa che ieri ha concluso con una conferenza stampa la campagna elettorale di Roberto Formigoni, insieme al coordinatore regionale e presidente della Provincia Guido Podestà e al vicecoordinatore lombardo Massimo Corsaro. «Se la Lega ci sorpassa mi mangio un asino vivo, non un asino leghista, ma un ciuccio siciliano» scherza, ma non troppo La Russa rispondendo alla affermazioni del leader del Carroccio Bossi che due giorni fa a Brescia ha definito il sorpasso da parte del suo partito «cosa abbastanza logica... addirittura Berlusconi lo auspica perché la Lega è una forza stabilizzatrice».
«A sentire la parola “sorpasso” mi viene da ridere - attacca -: l’unico che ho in mente è quello nel fim di Dino Risi che si chiude con la macchina del sorpasso che cade nel burrone. Io non auguro certo la polvere alla Lega, però ognuno nel suo ruolo». È un fiume in piena il titolare alla Difesa che invita però a non leggere le sue parole in chiave polemica con la Lega: «La competizione può essere positiva, soprattutto in regioni dove la sinistra è “non pervenuta”, ma deve essere una competizione leale, per conquistare voti esterni al centrodestra e non tra i partiti della coalizione. No alle gare di piccolo cabotaggio». L’obiettivo da raggiungere insieme è chiaro: conquistare altre regioni, senza porre un limite al numero. «Raddoppiare aggiungendone altre due sarebbe un grande successo. Superare ulteriormente questo numero sarebbe un trionfo».
Le regioni poi non sono tutte uguali, e la Russa non si tira indietro nemmeno sui consigli per la lettura politica del dato elettorale: «Noi puntiamo a vincere in regioni popolose ed economicamente importanti. Dal punto di vista del numero Umbria e Basilicata valgono come Veneto e Lombardia, ma è evidente che il loro peso specifico è diverso e noi puntiamo a vincere nelle regioni grandi».
Immancabile anche l’accenno al pasticcio delle liste del partito escluse e poi riammesse nella competizione dal Tar e dal Consiglio di stato: «È un peccato che ci sia qualcuno che pensa di vincere le elezioni scacciando l’avversario. Ma le sentenze dei tribunali sono state lapidarie sull’insipienza di chi ha accolto ricorsi irricevibili per legge». Non solo, Podestà ha anche ricordato come il Pdl governi attualmente 11 province su 12, «l’anno prossimo conquisteremo anche Mantova» promette.


Tocca a Massimo Corsaro, vicecoordinatore lombardo chiudere con una stoccata finale sugli alleati del Caroccio per l’attacco sulla sanità lombarda: «Le affermazioni di Bossi secondo cui nella nostra regione serve l’intervento della Lega per tagliare gli sprechi sono piuttosto curiose, soprattutto se teniamo conto, al di là del fatto che tutta Italia invidia il nostro sistema sanitario, che l’assessore alla sanità Bresciani è della Lega».

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