Mancano i soldi, vigili "prigionieri"

Una cinquantina di nuovi assunti costretti alla scrivania da dicembre: non ci sono fondi per la formazione obbligatoria

Mancano i soldi, vigili "prigionieri"

Una cinquantina di agenti fermi nei corridoi. Assunti ma bloccati. Costretti a fare fotocopie, rispondere al telefono, sedersi nei front office. Da tre mesi 48 vigili, di cui 30 agenti e 18 graduati (coordinano più agenti) sono stati assunti da Palazzo Marino, ma non possono prestare pieno servizio, perché non hanno frequentato il corso obbligatorio della Scuola del corpo. Il motivo? Palazzo Marino non ha i fondi per pagarlo. Il costo: 60mila euro in tutto, pari a 800 ore di formazione. (Inutile dire che non sono ancora stati pagati i ghisa che hanno tenuto le lezioni da 30 euro l'ora lo scorso anno). Sì, avete letto bene. Il Comune ha assunto a dicembre i nuovi ghisa, sta pagando loro lo stipendio (anche se ridotto), ma non il corso obbligatorio per farli entrare in servizio. Oltre al danno - invece che dirigere il traffico, fermare le auto, effettuare controlli di ogni tipo si trovano a fare le fotocopie - la beffa, percepiscono uno stipendio ridotto - 300 euro in meno al mese - perché non possono coprire la piena turnazione. E non per colpa loro. Roba da un racconto di Kafka. Diverse le storie che hanno alle spalle i neo ghisa: alcuni sono di «primo pelo», ovvero non hanno alcuna esperienza, altri arrivano «in mobilità» da altri comuni dell'hinterland e quindi hanno sì esperienza, ma magari non hanno mai portato un'arma, altri ancora sono ex agenti che non hanno mai fatto gli ufficiali. Due gli ordini dei problemi, fatto salvo che la frequenza del corso è obbligatoria per conseguire la «patente di servizio», cioè esercitare: per poter avere l'abilitazione per portare l'arma è necessario frequentare il corso - diversificato per agenti e ufficiali -, così è necessario conoscere il funzionamento della macchina operativa milanese, che ha delle peculiarità. Sei dei 18 neo ufficiali addirittura sono ancora in «borghese», non hanno nemmeno ricevuto la divisa, ma il corpo - denunciano i vigili - è in carenza cronica di ufficiali e le zone stanno andando in sofferenza. Così la polizia locale è sotto organico e avrebbe bisogno di veder rimpolpare i ranghi: è stato aperto il bando per l'assunzione di altri 14 ghisa che dovrebbero coprire il turn over. Peccato che siano mesi che i sindacati chiedono con forza l'assunzione di 300 vigili per Expo, in deroga alle leggi nazionali. Sul piatto i 21 milioni di visitatori attesi con tutti i problemi di gestione della città, dal traffico alla sicurezza, che questi numeri comporteranno. «Il Comune vuole chiudere la Scuola? Un'istituzione che da cinquant'anni forma i nostri ufficiali e i nostri agenti, considerata un'eccellenza in Europa? Si chiede Daniele Vincini, segretario regionale del Sulpm -. Noi siamo contrari. Se il Comune dovesse pagare la Regione per formare i vigili spenderebbe il doppio». E dire che nel 2009-10 la scuola milanese ha erogato 70.

000 ore di formazione «contro» le 4500 della Regione. Ma la città non può aspettare: servono vigili sulle strade. «Chiediamo a Palazzo Marino di pagare i propri docenti, interni al corpo, perché possano avere la formazione di base propria dei ghisa milanesi».

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